Ancora ritiri al Tour de France, così dopo l’abbandono di Barguil e Kragh ieri, sale a 35 il numero dei corridori che hanno lasciato la corsa, dopo 14 giorni di gara. La Grande Boucle segna così un nuovo record tutto al negativo e oggi al via ci saranno solo 149 corridori, contro i 184 presenti alla partenza di Brest lo scorso 26 giugno.
Cadute, pioggia e freddo, sono state le cause principali dell’abbandono dei corridori che, stremati e pieni di segni sul corpo, sono stati costretti a lasciare la corsa. Come abbiamo detto, questo è un record tutto al negativo e tanti ritiri in corsa non si vedevano dal 2012, quando sul traguardo di Parigi, Bradley Wiggins sfilò in maglia gialla, seguito dal compagno di squadra Froome e il nostro Vincenzo Nibali. Quell’anno a Parigi arrivarono solo 153 corridori, mentre a Liegi per la prima frazione, una cronometro, al via c’erano ben 198 uomini. Così quell’anno si chiuse con l’abbandono di 45 atleti.
Mancano ancora 7 giornate di corsa prima dell’arrivo a Parigi e con i Pirenei che devono essere ancora affrontati, gli abbandoni continueranno ad aumentare.
Dopo la prima giornata con partenza da Brest in Bretagna si ritirarono tre corridori, mentre la mattina della seconda frazione al via non si presentò Marc Soler, che il giorno prima portò a termine la sua gara con 3 fratture alle braccia. Al terzo giorno di corsa ci fu l’addio di Haig e Gesink, mentre il giorno successivo, a causa di una frattura alla clavicola, salutò il Tour Caleb Ewan. La nona tappa, quella con arrivò a Tignes, fece segnare 12 ritiri, tra abbandoni prima della gara, corridori stremati lungo il percorso e quelli che hanno chiuso fuori tempo massimo. Questa fu la giornata in cui Van der Poel decise di lasciare la corsa per dedicarsi alle Olimpiadi e Roglic, dopo aver trascorso una settimana di sofferenze, decise di tornare a casa. Con la frazione numero 10 è arrivato il ritiro di Jonas Koch, mentre il giorno successivo a Malaucene gli abbandoni furono 8 e tra questi, anche Tony Martin, il corridore colpito dal cartello della tifosa sulla strada di Brest. Anche Peter Sagan è tra i corridori che hanno abbandonato. Lo slovacco non si è presentato al via della dodicesima frazione. Il giorno successivo invece, i ritiri sono stati 4 e tra questi anche il britannico Simon Yates.
Tra i 35 corridori, costretti adesso a guardare la Grande Boucle da casa, troviamo molti big, come i velocisti Caleb Ewan, Tim Merlier, Bryan Coquard, Arnaud Démare e Peter Sagan, ma anche Mathieu van der Poel, che ha vestito la maglia gialla per 6 giorni, poi ancora Simon Yates, Primoz Roglic, Tony Martin, Marc Soler, Warren Barguil, Tiesj Benoot e Soren Kragh. Ci sono poi squadre che hanno subito più perdite delle altre e che stanno correndo, con appena 4 corridori, come la Groupama-FDJ, la Lotto-Soudal e Arkea-Samsic.
Mentre tra le uniche squadre che ancora sono al completo, troviamo la Cofidis di Martin, la Deceuninck-Quick Step di Cavendish e Alaphilippe, la EF Education Nippo di Uran, la Israel Start Up di Froome, la Total Energies, la Trek-Segafredo di Vincenzo Nibali e per finire la UAE Emirates di Tadej Pogacar.
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