Nils POLITT. 10. Si ritira il capitano Sagan e i compagni di squadra si danno da fare. Il 27enne granatiere tedesco della Bora-Hansgrohe (vittoria numero 18 in stagione), una sola vittoria in carriera nel 2018 al Giro di Germania, oggi vive il momento più alto della sua carriera cogliendo un successo strepitoso a Nimes. Un colpo da grandissimo (in tutti i sensi) corridore. Un passista potente che costruisce una vittoria tutt’altro che banale con tre attacchi ben portati. Tre scatti, per uno scatto: fotografico.
Imanol ERVITI. 8. Dalla fuga dei 13 escono in quattro: lo spagnolo con Nils, Sweeny e Stefan Küng. Il 37enne corridore della Movistar, 26 grandi giri in carriera, si dà un gran da fare, ma alla fine si deve accontentare del posto d’onore con onore.
Harrison SWEENY. 8. L’australiano compirà domani 23 anni, e il ragazzo della Lotto Soudal vorrebbe volentieri festeggiare questa sera facendosi un regalo con le sue gambette e le sue manine. Fossimo in lui, festeggeremmo lo stesso.
Stefan KÜNG. 7. Si fa una gara d’attacco, sul filo dei cinquanta, in una giornata torrida e faticosa. Arriva sfinito.
Luka MEZGEC. 6,5. Regola il gruppo di avanguardia, con assoluta facilità.
Julian ALAPHILIPPE. 5,5. Ancora una volta è il campione del mondo a suonare la carica e ad andare in fuga con Edward Theuns (Trek Segafredo) e André Greipel (Israel Start-Up Nation). A loro si accodano altri, tanto da formare poi la fuga dei 13 che condizionerà tutta la fuga. Quando però la corsa si incendia ed esplode, il campione del mondo, ancora una volta, si spegne.
Edval BOASSON-HAGEN. 5,5. Il 34enne norvegese della Totalenergies ha l’occasione per tornare a vincere qualcosa, soprattutto per tornare a vincere al Tour (3 vittorie, l’ultima nel 2017 a Salon-de-Provence): sarà per la prossima.
André GREIPEL. 6. Il nonno tedesco, dall’alto dei suoi 38 anni, si butta dentro la fuga di giornata e lotta come un ragazzino in mezzo ai ragazzini. Arriva sesto, per quanto mi riguarda è tanta roba.
Mark CAVENDISH. 6. Arriva con il gruppo della maglia gialla ad un quarto d’ora e per sgranchirsi le gambe fa la sua volata e la vince: tanto per non perdere l’abitudine.