L'organizzatore del Tour de France ha deciso di ritirare la denuncia contro la donna che, sulla Cote di Saint Rivoal, nella prima tappa del Tour, a circa 47 km dal traguardo, con un cartello di cartone in favore di telecamere (con la scritta “Allez Opi-Omi”, “Forza nonno e nonna”, un mix franco-tedesco), aveva causato la maxi caduta. La notizia è stata annunciata oggi dagli organizzatori "per motivi di pacificazione" hanno deciso di non procedere.
La donna sospettata di aver causato la caduta, era stata posta in custodia dalla polizia in Bretagna, ma successivamente è stata rilasciata. Un'inchiesta era stata aperta dalla gendarmeria e affidata alla brigata di Landerneau per «lesioni involontarie con incapacità non superiore a tre mesi per violazione manifestamente deliberata di un obbligo di sicurezza o di prudenza». Mercoledì, questa donna si era finalmente presentata alla gendarmeria ed era stata presa in custodia.
Pierre-Yves Thouault, vicedirettore del Tour de France, ha voluto ricordare che la decisione di denunciare la donna serviva a ricordare che «l'attenzione deve essere rivolta ai corridori e non al pubblico», invitando gli spettatori a rispettare scrupolosamente le regole di sicurezza.
Resta sempre aperta la questione legata a Jasha Sütterlin, 28enne tedesco della Dsm costretto al ritiro in seguito all’episodio incriminato. Se il corridore della DSM decidesse di denunciarla sarebbero chiaramente dolori. In tal senso, questa mattina la “Gazzetta” ha riportato le parole del co team manager della squadra Iwan Spekenbrink: «Non abbiamo ancora valutato questa possibilità tra di noi, e l’argomento con Jasha non è stato affrontato. Ma piuttosto che fare questa denuncia, e poi doverne rifare un’altra quando risuccederà una cosa del genere, preferiamo impegnarci con tutte le componenti del ciclismo affinché episodi simili non si ripetano».