Il pubblico è tornato numerosissimo sulle strade del grande ciclismo, ma purtroppo sono tornati in strada aanche gli imbecilli. A 43 km dalla conclusione, su un tratto rettiliemo he il gruppo stava percorrendeo ad alta velocità, Tony Martin che era praticamente in testa al gruppo, ha impattato con un cartello esposto sulla carreggiata da una signora che cercava un'inquadratura (per la cronaca, la scritta era “Allez Opi Omi!"). Intento centrato, perché le immagini della signora faranno storia: dietro a Tony Martin, infati, è caduto praticamente tutto il gruppo. Un vero e proprio ammasso di carne e carbonio, bici spezzte e ruote contorte, ma soprattutto di ferite e di brutte botte. Grandissimo lavoro di ammiraglie e meccanici, tecnici e medici per far ripartire tutti. E corsa che, dopo una sorta di neutralizzazione autoimposta dai corridori, dopo sei-sette chilometri è ripartita.
Corridori che sono rientrati dopo qualche chilometro, altri che non ci sono riusciti (nessun big tra questi) e il primo ritiro, quello del tedesco Jasha Sutterlin della DSM.