Chi si ferma è perduto…ma chi rimane vince! Si può sintetizzare così l’atto finale della rassegna tricolore Costa dei Trulli 2021, che oggi ad Alberobello ha (ri)portato in gara le atlete subito dopo essersi contese il campionato italiano. Una tradizione antica, quella delle “kermesse”, nata per valorizzare i titoli appena conquistati (celebri quelle dopo il Tour de France o il Giro d’Italia) e per offrire un’immediata occasione di riscatto alle atlete sconfitte nella lotta per la gara principale. Rispolverata per l’appuntamento dei tricolori Costa dei Trulli 2021, questa usanza d’altri tempi ha avuto uno straordinario secondo fine, quello cui i tre membri del comitato organizzatore, Spes Alberobello, Polisport Polignano e GS Patruno Canosa, in cuor loro puntavano. Ovvero portare il ciclismo tra la gente, nel cuore di un centro cittadino pittoresco e popolato, offrendo a residenti e turisti (che qui ad Alberobello non mancano mai nemmeno in settimana) lo spettacolo, i colori e l’entusiasmo che solo le due ruote sanno dare.
Così sui 2,8 km del circuito cittadino nel cuore di Alberobello (20 giri per un totale di 56 km), il gruppo delle ragazze che hanno scelto di restare in Puglia per un’ulteriore giorno si è incastonato tra i trulli come collante in una matrice di pietre preziose.
Nervoso e dall’altimetria mossa (il centro di Alberobello giace su due colli divisi dal Largo Martellotta, il viale d’arrivo della corsa) il criterium «Costa dei Trulli-città di Alberobello» ha sorriso a Silvia Valsecchi (BePink), la più “esperta” delle atlete in gara, classe1982, che ha interpretato la gara in 1h39’07” alla media di 33,90 km/h anticipando di 7 secondi la volata del gruppo inseguitore, che ha visto piazzarsi al secondo posto assoluto Silvia Zanardi (BePink) e Silvia Magri (Valcar Travel&Service). Settima , nel secondo gruppo inseguitrice, la beniamina di casa Federica Piergiovanni (Valcar), preceduta da Gaia Realini (Isolmant), Valentina Scandolara (Vairano) e Letizia Borghesi (Vaiano).
Dopo l’arrivo la vincitrice Valsecchi ha dichiarato: «Ho provato ad andar via subito in fuga e ho condotto un gruppetto, ma la Piergiovanni mi controllava ed era pericoloso portarla in volata. Ho fatto il buco alle mie compagne e si sono avvantaggiate. Sembrava fatta per loro, ma una è caduta e a tre giri dalla fine ci siamo riportate sulla fuga. Ho allora provato a partire in contropiede ed è stata la mossa giusta. Correre in pieno centro cittadino il giorno dopo gli italiani è stato un po’ strano però grazie agli organizzatori che hanno messo su questa kermesse: è stata davvero divertente».
La splendida cornice dei trulli festeggia così, a braccia al cielo come Silvia Valsecchi il 25esimo anniversario della proclamazione “Patrimonio dell’umanità” e consegna agli archivi della storia nazionale e ciclistica la narrazione di una due giorni di grande ciclismo messa in piedi in meno di un mese, grazie alla grande sinergia e allo spirito di collaborazione fattiva tra le massime istituzioni del territorio, 18 sindaci visionari, tre storici gruppi sportivi, molte professionalità del settore e tantissimi innamorati della bicicletta.
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