Aspettavamo segnali dagli italiani in salita al Giro d'Italia U23 2021 e oggi c'ha pensato Riccardo Ciuccarelli a togliere le castagne dal fuoco. Il portacolori della Biesse Arvedi si è imposto sul traguardo di Andalo, concretizzando negli ultimi 6 km una fuga di ben 36 corridori partita sul Passo del Tonale. Classe 2000 di Fermo, il giovane marchigiano ha dovuto fare i conti con diversi avversari di spessore che si erano inseriti nel tentativo, compresi alcuni atleti in Top 10 in generale, oltre ovviamente alla rimonta del gruppo.
«Emozioni indescrivibili. In fuga il livello era alto, c'erano uomini di classifica in Top 10, però a differenza loro in questi giorni ho potuto salvare un po' di energie per provare a dare il tutto per tutto per una vittoria di tappa. Me l'ero preparata bene, la gamba girava ed è andata benissimo» racconta raggiante Ciuccarelli.
E pensare che il suo Giro poteva finire già a Riccione, dove è arrivato a dir poco malconcio: «Il primo giorno sono caduto malamente e ho passato diverse ore al pronto soccorso. Per fortuna non era niente di grave, ho stretto i denti e il giorno dopo sono ripartito. Col passare delle tappe stavo sempre meglio, ieri ero davanti e oggi sono qui» continua Riccardo, che ieri ha chiuso 8° nell'impegnativo arrivo in salita di Lago di Campo Moro.
Scalatore puro, «d'altronde peso 56 kg, posso andare forte solo in salita», sogna di vincere il Tour de France, magari staccando tutti come oggi: «Non ho idoli, mi piace chi prova a dare spettacolo senza pensare troppo».
Per pensare al futuro, invece, è ancora troppo presto. Meglio godersi quella che, per ora, è la vittoria più bella della sua carriera: «Non so se questa vittoria cambierà il mio futuro, io faccio del mio meglio ogni giorno, poi quello che verrà verrà e lo accetterò senza problemi».
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