San Pellegrino Terme incorona il francese Alois Charrin al termine di una tappa, la sesta del Giro d'Italia Under 23, disputata a ritmi altissimi. Secondo posto per Tobias Johannessen (Uno-X) che ha vinto la volata del plotone dei migliori vanamente lanciato al suo inseguimento; terza piazza per Filippo Baroncini (Colpack Ballan).
Due ore a velocità folle, 51,5 km/h di media, prima che partisse finalmente la fuga promossa da Ben Turner (Trinity Racing), Aaron Van der Beken (Lotto Soudal), Alessandro Verre (Colpack Ballan), Gabriele Petrelli (CT Friuli), Marijn Van den Berg (Groupama-FDJ), Emanuele Ansaloni, Andrea Cantoni (#inEmiliaRomagna), Jesus Peña (Colombia Tierra de Atletas), Marco Frigo (SEG Racing Academy), Jarrad Drizners (Hagens Berman Axeon), Eric Paties (Work Service Dynatek Vega), Manuel Belloni (Gallina Colosio Ecotek) e Anthon Charmig (Uno-X).
L'ultimo ad arrendersi, ben oltre metà della salita al Selvino, è stato Ansaloni che ha visto sfrecciare accanto a sé il danese Asbjorn Hellemose del Velo Club Mendrisio. Il pupillo di Dario Nicoletti ha scollinato al GPM con 18 secondi di vantaggio sui più immediati inseguitori ma nella lunga discesa verso San Pellegrino Terme il gruppo dei migliori - forte di una trentina corridori - si è ricompattato.
Discesa affrontata velocemente ma con la giusta cautela, visto che le strade erano bagnate a causa di un temporale che si è abbattuto su San Pellegrino Terme, e poi via a tutta per un finale ancora ad altissima andatura con Charrin (Swiss Racing) che è scattato all'ultimo chilometro e ha guadagnato un vantaggio sufficiente per permettergli di conquistare un prestigioso successo.
Naturalmente Ayuso, brillante anche oggi in salita ed efficace in discesa, resta al comando della classifica generale.
Charrin, classe 2000, è nato a Lione e vive a Valence: «Era una tappa che avevo cerchiato di rosso, perché si adattava particolarmente alle mie caratteristiche - spiega Charrin a tuttobiciweb -. Poi ovviamente vincere è un'altra cosa, ma l'arrivo in discesa mi ha favorito e quando sono riuscito a prendere qualche metro dopo una curva ho tirato dritto fino al traguardo. Sono un corridore adatto alle salite brevi, abbastanza esplosivo, mentre fatico di più nei tapponi di montagna. Il mio Giro è già un successo, ma nelle prossime tappe non staremo certo a guardare».
ORDINE D'ARRIVO
1. Aloïs Charrin (Swiss Racing Academy) 3h49'50"
2. Tobias Halland Johannessen (Uno-X) +01"
3. Filippo Baroncini (Colpack Ballan) s.t.
4. Henri Vandenabeele (Team DSM) s.t.
5. Nicolò Buratti (CT Friuli) s.t.
6. Edoardo Zambanini (Zalf Euromobil Fior) s.t.
7. Gianmarco Garofoli (Team DSM) s.t.
8. Juan Ayuso (Colpack Ballan) +03"
9. Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal) s.t.
10. Unai Iribar (Laboral Kutxa) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1. Juan Ayuso (Colpack Ballan) 17h49'30"
2. Tobias Halland Johannessen (Uno-X) +1'27"
3. Henri Vandenabeele (Team DSM) +2'20"
4. Tom Gloag (Trinity Racing) +2'23"
5. Alessandro Verre (Colpack Ballan) +2'31"
6. Filippo Baroncini (Colpack Ballan) +2'42"
7. Lennert Van Eetvelt (Lotto Soudal) +2'43"
8. Ben Healy (Trinity Racing) +2'44"
9. Asbjorn Hellemose (VC Mendrisio) +2'47"
10. Anders Hallan Johannessen (Uno-X) +2'52"
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