Il Giro d’Italia U23 forma e lancia tantissimi talenti. In alcuni casi capita di incappare in qualche cognome noto, figlio o nipote d’arte, come quello di Nicolas e Alexandre Vinokurov, gemelli figli di Alexandre, campione olimpico e general manager dell’Astana-PremierTech. Nati il 7 luglio 2002, i due gemellini sono al primo anno nella categoria U23, corrono con l’UC Monaco e si stanno confrontando con gli impegnativi percorsi della gara allestita da Marco Selleri e Marco Pavarini.
«È di gran lunga la gara più importante a cui abbiamo partecipato – spiegano Nicolas e Alexandre -. La squadra era stata invitata tre anni fa e quest'anno è tornata, quindi è un grande onore per tutti essere qui. È il primo anno per noi nella categoria, abbiamo ancora tanto da imparare, e questa corsa sicuramente ci sta dando indicazioni importanti».
Al momento competere con Juan Ayuso e compagnia è fuori portata, ma i due kazaki, che vivono a Montecarlo, stanno prendendo le misure, cercando di costruirsi il loro spazio in questo mondo. «Abbiamo caratteristiche da scalatori, anche se qui il livello è talmente alto che anche nelle salite più brevi bisogna stringere i denti» ammettono ancora.
Nessuna invidia tra i due 18enni, ma anzi una sana competizione che li spinge ad alzare sempre più l’asticella: «Io e mio fratello ci alleniamo sempre insieme, abbiamo un bel rapporto, ci sproniamo a vicenda. Una volta va meglio uno, una volta l'altro. Al momento credo di essere un po' più forte io, ma dipende molto dalla corsa e dalla condizione di forma» dice Alexandre.
Ma com’è avere in casa una figura così importante nel mondo del ciclismo come papà Alexandre? «Con papà c'è un confronto continuo, ci sentiamo regolarmente e qualche consiglio ce lo dà sempre, anche per questa corsa. Non è severo, perché conosce i sacrifici che si fanno in questo sport e vuole solo che diamo il meglio in qualunque cosa facciamo».
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