Quello dei velocsiti che lasciano il Giro d'Italia in anticipo senza arrivare a Milano è un argomento che si ripresenta puntuale ogni anno e ogni anno fa discutere. A dire la sua, intervenendo alla puntata odierna di “attacchi & controattacchi” su Bike e condotto da Francesca Cazzaniga con Pier Augusto, è Jacopo Guarnieri che spiega le ragioni della categoria: «Io capisco benissimo le ragioni del Giro e una certa delusione che possono provare i suoi organizzatori nel vedere molti velocisti che si ritirano anzitempo, ma invito tutti a considerare le ragioni delle ruote veloci: praticamente dopo la tappa di Verona, che è la numero 13, non c'è più un arrivo adatto agli sprinter e la conclusione a Milano è con una cronometro. Capirete che possono venire a mancare le motivazioni per affrontare le montagne senza un vero obiettivo. Al Tour specialmente, ma anche alla Vuelta, ci sono più tappe riservate ai velocisti e c'è la frazione finale di Parigi o Madrid che rappresentano una grande opportunità per noi velocisti».