Vincenzo Nibali ha fortemente voluto essere alla partenza di questa tappa nonostante l'incidente di ieri - è stato tamponato da altri corridori dopo essere riuscito ad evitare la caduta ed ha riportato una contusione al costato - ed ha provato a fare la tappa, entrando nella fuga di 25 corridori prima e di 6 dopo.
«E’ stata una tappa ‘pancia a terra’, senza respiro. L’assenza di Fedaia e Pordoi l’ha resa meno dura come altimetria, ma è stata comunque molto difficile. Giornate cosi fredde, tutto il giorno sotto la pioggia, mettono a dura prova la resistenza di chiunque. Io sono partito con l’idea di attaccare, di andare in fuga e puntare alla tappa. Il gruppo davanti era ben assortito e Amanuel ha fatto un grande lavoro in mio supporto. Purtroppo in corsa avevamo capito che il gruppo non ci avrebbe concesso troppo spazio. Ma era giusto provarci, insistere. Il dolore alle costole è stato minimo, fortunatamente, e non mi ha dato grossi problemi a respirare, che era il mio grande timore. Ora pensiamo a recuperare al meglio in vista delle prossime tappe».