I fatti di questa mattina a Sacile e la decisione presa di accorciare la tappa sono destinati inevitabilmente ad uno strascico di polemiche. Una presa di posizione decisa è quella presa da Ivan Basso, team manager della Eolo Kometa: «Ho corso 11 Giri d’Italia e non mi sono mai trovato nelle condizioni in cui l’organizzazione non abbia preso la decisione giusta. Ma ho notato grande confusione: sin da ieri sera si parlava per niente, si incrociavano messaggi, si confondevano le idee. Io credo che i corridori debbano solo pensare a correre, anche perché non sono abbandonati a se stessi. Nella nostra squadra, i ragazzi sanno di poter contare su uno staff tecnico - Stefano Zanatta, Sean Yates, Jesus Hernandez e io - preparato e quindi di poter avere la miglior assistenza possibile. Invece che far confusione, sarebbe meglio chiedere ai team manager, che sono poi quelli che vanno a parlare ogni anno con gli sponsor e portano avanti progetti. Purtroppo, lo ripeto, c'è stata confusione, ci sono state cose malgestite, nessuno ha voglia di vedere i corridori andare allo sbaraglio, tutti abbiamo voglia di vedere un Giro d'Italia bello: non c'è bisogno di confusione, ma solo di correre in sicurezza, che è poi quello che davvero avviene».