Mauro Vegni ha spiegato ai microfoni di RaiSport la decisione assunta dall'organizzazione e dalla Giuria per la tappa numero 16 del Giro d'Italia, la Sacile-Cortina: «L'obiettivo principale per noi organizzatori è portare in sicurezza i corridori a Milano. Per questo abbiamo pensato fosse meglio avere una tappa più corta ma spettacolare, evitando due discese pericolose. Rispetto allo scorso anno c'è stata maggiore maturità, quello che è successo lo scorso anno a Morbegno non l'ho certo dimenticato. La discesa dal Passo Giau? O annulliamo la tappa completamente o prendiamo qualche rischio: qui il rischio è condensato solo nel finale mentre con il percorso completo avremmo avuto i rischi divisi in tre discese impegnative. Certo, confermo che c'erano squadre che avrebbero gradito fare la corsa completa, ma sulla strada poi c'è qualcun altro... Ritenevamo che potessero esserci le condizioni per disputare regolarmente la tappa ma abbiamo preferito rinunciare a qualcosa per garantire la regolarità della tappa. Ognuno ha dovuto rinunciare a qualcosa per arrivare ad una decisione comune e condivisa. La discesa del Passo Giau? Una delle condizioni che abbiamo posto è quella che si deve arrivare a Cortina, altrimenti sarebbe stato meglio annullare la tappa».