Oggi è il giorno dello Zoncolan, la leggendaria montagna friulana campo di battaglia di tante tappe del Giro d’Italia. Damiano Caruso, il forte siciliano della Bahrein-Victorius, terzo in classifica generale, oggi vuole fare bene, cercando di rimanere il più possibile vicino ad Egan Bernal.
Damiano questa salita non l’ha mai affrontata e a svelargli tutti i segreti ci ha pensato Alessandro De Marchi, costretto al ritiro ma sempre disponibile verso il prossimo. De Marchi, che in questo Giro d’Italia è stato maglia rosa, lo Zoncolan lo conosce bene e lo avrebbe voluto affrontare da protagonista: nonostante il ritiro ha pensato di spiegare a Caruso tutti i dettagli di questa salita.
«Lo Zoncolan lo conosco solo di fama – spiega Caruso -, non ho mai fatto questa salita, ma sappiamo tutti che bisogna essere ben preparati per affrontarla. Una persona molto speciale mi ha dato una bella infarinatura su come affrontare questa salita. Si tratta di Alessandro De Marchi un ragazzo veramente straordinario. Lui era in maglia rosa e adesso invece deve guardare la corsa da un letto e ha pensato di darmi qualche dritta per aiutarmi. Farò tesoro di tutti i suoi consigli».
E ancora: «Mi aspetto una gara difficile, che darà un forte scossone alla classifica. Sarà una corsa resa ancora più dura dalla pioggia. Cercherò di dare il mio meglio come sempre, con una squadra purtroppo ridotta, siamo rimasti in pochi ma siamo forti e agguerriti e determinati a raggiungere l’obiettivo, contiamo di essere tra i protagonisti di questa battaglia».
Non sarà facile oggi ma Damiano Caruso è un corridore che non si risparmia, capace di resistere e combattere fino all’ultima energia. La scorsa stagione è stato uno dei nostri migliori corridori e, in questo Giro, sta dimostrando di essere un atleta capace di arrivare in alto.
«Il nostro obiettivo sarà quello di perdere il meno possibile da Bernal. Mi riferisco a lui perché è il faro della corsa, il primo della classifica e al momento quello più forte. Io mi giocherò con gli altri corridori la posizione. Ci saranno tre arrivi in salita nei prossimi giorni e dobbiamo rimanere a ruota dei più forti».
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