GATTI & MISFATTI. PORTABANDIERA BIANCA

GIRO D'ITALIA | 21/05/2021 | 18:50
di Cristiano Gatti

Sono giornate tricolori, meravigliose giornate che improvvisamente riportano tanta Italia nel Giro d'Italia, a Bagno di Romagna il capolavoro di Vendrame, subito dopo a Verona quello di Nizzolo, alla sua prima vittoria rosa, dopo un quintale e mezzo di piazzamenti.


E' tutto così eccitante, per noi, ma nessuno può fare finta di ignorare che manca qualcosa, meglio, qualcuno: proprio il portabandiera.


Spiace sempre, spiace davvero fare il Processo alla tappa di Elia Viviani, ma visto che quelli preposti alla trasmissione nemmeno si sognano, tutti presi a spalmare miele a destra e a sinistra, mi prendo l'ingrato compito e procedo, consapevole di non fare certo un favore all'imputato e ai tanti suoi amorevoli difensori, primo fra tutti il diesse Roberto Damiani e subito a ruota il direttore fan Pier Augusto Stagi.

Nonostante tutto, non si può tacere, proprio no. Non siamo qui per distribuire caramelle, siamo qui per cercare qualche spiegazione ed esprimere qualche giudizio spassionato. A Verona, nella sua città, è il momento di una doverosa imputazione: Viviani iscritto nel registro degli indagati, con regolare avviso di garanzia.

Va bene l'immane soddisfazione per essere stato scelto come portabandiera alle prossime Olimpiadi, ma resta il fatto che per Viviani non è ancora l'ora di appagarsi con le cariche simboliche e onorifiche. Quelle sono un di più, un riconoscimento al suo passato e al suo modo di essere. Ma a 32 anni Elia non può essere considerato un campione onorario, prima ancora non deve considerarsi tale lui per primo. Non può e non deve vivere già di passato, avrebbe ancora un presente da spremere.

I suoi tifosi, tutti noi, lo aspettavano proprio a Verona, la sua città, per festeggiare finalmente il giorno della riscossa. Diciamolo onestamente, c'era veramente tutto per il grande colpo: i suoi ultrà, un finale a rettilinei, la squadra che gli prepara il terreno, e in modo magari un po' carogna aggiungo che la stessa concorrenza non era da campionato del mondo.

Sì, c'era tutto, ma veramente tutto, per dire: se non ora, quando? Appunto, quando, se nonostante una tavola apparecchiata a quel modo Elia riesce ancora a restare in piedi, lasciando tutte le sedie alla concorrenza, senza nemmeno provare a prendere posto. Con un'aggravante per lui niente affatto secondaria: a vincere in casa sua è addirittura Nizzolo, uno che più di lui ne ha passate di cotte e di crude (cfr. Vendrame), ma che proprio a Verona gli dimostra come si reagisce, come si tiene duro, come si lotta fino ad abbattere il muro con la testata giusta.

Niente da fare, Viviani non pervenuto, nemmeno nella sua giornata e nella sua terra. Appuntamento mancato, ancora una volta buca a tutti. Nel modo più deludente.

Per quanto mi riguarda, lo dico da italiano, non cerchiamo di compensare o addirittura nascondere il fallimento con la poesia della bandiera olimpica. Le due cose non c'entrano nulla. Elia Viviani non è una figura iconica da portare in giro come una madonna candelora, non ancora. Alla sua età, è ancora a pieno titolo uno sprinter in piena attività. Giusto e doveroso pretendere di più, molto di più. Almeno, come primo passo, la rabbia e l'orgoglio per buttarsi ancora là in mezzo, nel furioso alveare dei finali, e provarci fino all'ultimo metro. Altrimenti è una malinconica resa. E allora l'atleta-simbolo diventa inesorabilmente un portabandiera bianca.

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COMMENTI
viviani
21 maggio 2021 19:16 PIZZACICLISTA
va proprio bene per portare la bandiera

X PIZZACICLISTA
21 maggio 2021 22:51 lele
Sei incommentabile.....

Ripeto
21 maggio 2021 23:42 pickett
Il fallimento di Viviani alla Cofidis é altrettanto disastroso e totale di quello del tanto vituperato Aru alla UAE.

concordo
22 maggio 2021 00:25 fransoli
in toto con la disamina del Sig. Gatti, sia su Viviani sia sul Processo (se si può chiamare tale una roba dove ci si guarda bene da fare delle domande scomode)... e d'accordo che alle Olimpiadi manca ancora del tempo e la pista è quasi un altro sport ma bisogna domandarsi se questo Viviani possa seriamente pensare di difendere l'oro olimpico o entrare nel quartetto dell'inseguimento... io se fossi in Villa farei un pensierino su Affini... Ganna, Affini, Milan +1 non sarebbe affatto male... ci può essere il tempo per provare ad inserirlo

Incommentabile è il 2020-21 di Viviani...
22 maggio 2021 08:09 seankelly
Purtroppo, ad essere senza commento rimangono le ultime 2 stagioni di Elia Viviani... un contratto faraonico dalla Cofidis per una misera vittoria in una corsetta. Ma dai! Smettiamola con il buonismo senza supporti.

Viviani........
22 maggio 2021 09:00 9colli
Ha fatto una scelta, quella Monetaria e d'altronde ci sono altri che hanno fatto la stessa scelta.............

Buon per lui
22 maggio 2021 18:03 lupin3
che guadagna parecchio. Per il resto non é mai stato un fenomeno. Nei suoi anni migliori alla Quick step era un buon velocista. Come ho gia detto, visto che é in scadenza di contratto e ha 32 anni potrebbe concentrarsi di piu sulla pista fino a Parigi 2024 e intanto correre in una professional che lo lasci piu libero. O lui o qualcuno pensa ancora che possa vincere la sanremo?

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