L'amore per la montagna è stato fatale per Oscar Cavagnis, ex professionista bergamasco, classe 1974. La tragedia si è verificata sul Gran Zebrù poco dopo mezzogiorno, quando una valanga ha travolto e ucciso due alpinisti. Le vittime - oltre a Cavagnis ha perso la vita il 56enne Fernando Bergamelli di Pradalunga (BG) - si trovavano insieme ad altri due compagni a 3600 metri di quota, sopra il Colle della Bottiglia, al confine tra le province di Sondrio e di Bolzano, quando è avvenuto il distacco di una valanga.
I due compagni che erano più avanti non sono stati coinvolti e hanno subito dato l’allarme. Sul posto la Stazione di Valfurva del Cnsas Lombardo, il Sagf – Soccorso alpino Guardia di Finanza di Bormio, oltre al Cnsas della squadra di Solda, presenti sul versante altoatesino. Gli illesi sono stati raggiunti prima da un tecnico della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna e poi da una squadra e accompagnati a valle. I corpi dei due alpinisti senza vita sono stati recuperati sul versante altoatesino. Sul posto, gli elicotteri di Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), l’elisoccorso provinciale di Bolzano e i Carabinieri.
Oscar Cavagnis è stato professionista dal 1998 al 2002 vestendo le maglie della Cantina Tollo Alezia, della Alexia Alluminio, della Saeco e della Landbouwkrediet. Per lui una sola vittoria in carriera, la tappa di Chianciano della Settimana Coppi&Bartali nel 2000.
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