«Non disturbateci fino alle 17.30, stiamo seguendo il Giro d’Italia». Non sappiamo se Fabio Capello e sua moglie Laura abbiano impostato questa segreteria sui loro telefonini, ma certamente è il pensiero che li anima in questi giorni.
«Il Giro d’Italia lo seguo da sempre e mia moglie è persino più appassionata di me: la nostra televisione è sempre accesa, non perdiamo nemmeno una pedalata» ha raccontato il tecnico friulano a Marco Bisiach sul Messaggero Veneto.
«I miei corridori preferiti? Da piccolo ovviamente Coppi e Bartali e io parteggiavo per Bartali. Poi ho seguito Adorni, Gimondi, Motta e Moser. Adesso mi incuriosisce molto la parabola di Filippo Ganna, un vero talento».
Una passione, quella di Capello, nata sin dall’infanzia nell’Italia che ripartiva dopo la guerra e in quel Friuli che ha sempre avuto un amore speciale per il ciclismo e che si prepara a vivere un weekend da protagonista nella corsa rosa, sabato con la tappa Zoncolan e domenica con quella di Gorizia.
«E pensare che non mi è mai capitato di provare una bicicletta da corsa…» commenta con un sorriso “Don Fabio”…
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