Remco Evenepoel è sicuramente l’uomo più atteso del Giro d’Italia, non tanto per grandi proclami o uscite con stile, ma per quell’alone di mistero che lo avvolge da diversi mesi. L’ultima volta che lo abbiamo visto correre era agosto, un Lombardia che molto probabilmente si ricorderà per tutta la vita e che gli ha portato via la speranza di disputare una stagione strepitosa. Da quel momento buio totale, il lungo periodo di recupero, i primi ritiri con la squadra ed eccolo finalmente al via della corsa rosa che ha voluto inaugurare già con un settimo posto nella crono di apertura.
Erano molti quelli che lo attendevano sull’arrivo di Sestola, secondo i bookmakers era il favorito per eccellenza, il primo test per capire se fosse veramente della partita o se si dovesse escluderlo a prescinderlo. Sulla prima salita del Giro mentre il compagno Almeida arrancava sulla salita finale, Remco pedalava bene accanto a Yates senza però avere la forza di rispondere agli scatenati Egan Bernal e Giulio Ciccone.
«La tappa di Sestola è stata terribile - spiega il campioncino belga poco prima della partenza della sesta tappa - pioveva e faceva freddo, non erano proprio le mie condizioni di corsa e ho patito molto. Mi rendo conto che tante persone si aspettavano altro da me, magari un attacco o qualcosa del genere, ma la pioggia ha condizionato veramente tanto la corsa. Questi primi cinque giorni di gara sono stati molto buoni, mi sento bene ed ho già iniziato a studiare i miei avversari. Le cadute di ieri hanno un po’ stravolto i piani di alcune squadre, vedremo come decideranno di muoversi».
Oggi ad Ascoli Piceno è attesa battaglia dura, il primo vero arrivo in salita della corsa rosa che vede a guidare la classifica un Alessandro de Marchi che non lascerà il simbolo del primato tanto facilmente. Remco insegue in ottava posizione ad 1’28”, ma il distacco non sembra preoccuparlo, dopo tutto è solo l’inizio.
«Come andrà oggi? Difficile dirlo, tutto dipende da come vorrà muoversi la Israel Start Up Nation - prosegue Evenepoel -: a mio avviso cercheranno di controllare la corsa fin da subito mantenendo un ritmo costante, ho l’impressione che De Marchi voglia fare di tutto per tenersi la rosa. Questa notte ho riposato molto bene, però quello che conta è l’ultima salita, soltanto in quel momento potrò capire come sto realmente. Se ci sarò l’occasione sicuramente attaccherò, ma non voglio fare fuori giri, certe volte conviene anche seguire cosa fanno gli altri e non strafare. Il Giro è solo all’inizio e anche se Bernal e Ciccone sembrano i due più forti, già da questa sera potrebbe cambiare tutto».
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