La quarta tappa del Giro era stata indicata da tutti come il primo vero banco di prova per capire quali potessero essere i veri favoriti per la vittoria finale del Giro, una prima sfoltita al grande mazzo di nomi che fino a questa mattina si ritrovavano tutti appaiati a nemmeno un minuto di ritardo dalla maglia rosa di Filippo Ganna. Volevamo a tutti costi delle risposte e le abbiamo ottenute: Joao Almeida in crisi nera, Fabbro e Mollema fuori dai giochi, e lì davanti un Mikel Landa che zampetta provando ad animare tutta la compagnia.
«Devo subito fare un’ammissione - spiega Landa a tuttobiciweb subito dopo il traguardo di Sestola - mi aspettavo molto di più dei miei avversari. Diciamocelo, siamo alla prima vera tappa del Giro e siamo tutti abbastanza freschi, appena è scattato Ciccone credevo che tutti si sarebbero azzannati per prendere la sua ruota e invece nulla, tutti si guardavano, io stavo bene e così sono partito al suo inseguimento».
Tra gli uomini di classifica insieme a Mikel Landa hanno fatto la voce grossa solo Giulio Ciccone, Egan Bernal ed Aleksandr Vlasov che si sono già presi una decina di secondi di vantaggio su tutti gli altri. Per il basco del team Bahrain Victorius è ancora presto per fare calcoli ed esclusioni, ma si è già fatto un’idea di tutti i suoi avversari.
«Oggi il meteo era terribile, abbiamo preso la pioggia tutto il giorno e faceva incredibilmente freddo, sono sicuro che tutto ciò abbia molto influito - prosegue Landa -: sulla salita finale ho provato a guardare in faccia i miei avversari e la sensazione non è stata affatto buona, mi ha colpito in particolar modo Yates che era stravolto. È presto però per tirare le conclusioni, siamo solo alla prima asperità, le sfide sono appena iniziate, ma ho capito che Bernal sarà l’uomo da battere, in molti lo davano per favorito ed oggi ho capito anche il perché, è un uomo che ama tentare, odia nascondersi e non si tirerà indietro molto facilmente».
È presto dire se il risultato di oggi sia lo specchio fedele della corsa o se alla prossima asperità tutto verrà ribaltato, ma Landa è sicuramente un uomo da tenere d’occhio. «Io uno dei favoriti? Sinceramente non lo so, ma preferisco aspettare con i grandi proclami. Le sensazioni di oggi sono però più che buone e in vista della prossima sfida ad Ascoli Piceno sono ancora più motivato a fare bene».
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