Il sogno di Valerio Piva e della sua Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux si è realizzato oggi sul traguardo di Canale, arrivo della terza tappa del Giro d’Italia. E’ stato Valerio a guidare dall’ammiraglia Taco Van der Hoorn verso il successo. «Ho vinto tante tappe al Giro d’Italia come tecnico, ma questa è la prima che ho vinto in questo modo».
Piva emozionato, ha raccontato del successo di oggi e di come la sua Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux stia dimostrando di essere un’ottima squadra. «Nella mia carriera ho vinto con Cavendish, Boasson Hagen e altri campioni ma Van der Hoorn oggi ha dimostrato a tutti che si può vincere quando si ha un grande cuore e che non bisogna essere per forza i favoriti».
Nella riunione di questa mattina Piva ai suoi ragazzi aveva detto di provarci, perché tutti hanno la possibilità di vincere se ci credono veramente. «Questa vittoria ha dato morale alla squadra e abbiamo dimostrato che non siamo arrivati al World Tour solo perché abbiamo acquistato una licenza, penso che abbiamo tante cose da dimostrare e che il nostro sia un progetto rivolto al futuro: la voglia di crescere è tanta».
Taco Van der Hoorn ha fatto parte del gruppo dei fuggitivi di giornata ed è stato l’unico che non si è arreso al gruppo che inseguiva, convinto di poter raggiungere quella vittoria tanto desiderata. «Abbiamo cercato di motivare i ragazzi ogni giorno, non abbiamo il miglior velocista e il miglior scalatore, ma Taco ha dimostrato che si può vincere attaccando. Lui è un corridore di fondo e bravo a cronometro, ottimo per i finali come questo, lo abbiamo tenuto tranquillo all’inizio e poi quando è rimasto solo gli abbiamo detto di dare tutto».
Valerio alla fine dello scorso anno, quando la CCC è stata costretta a lasciare il ciclismo, pensava di essere costretto a ritirarsi e andare in pensione, poi la Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux lo ha chiamato perché in squadra avevano bisogno delle sue doti e della sua esperienza. «Pensavo di finire la mia carriera con la CCC, poi la Intermarché-Wanty-Gobert mi ha cercato e io ho accettato volentieri, perché è in queste squadre che trovi ragazzi di talento che, con le giuste motivazioni, puoi portare alla vittoria. Abbiamo ambizioni per il futuro: oggi non possiamo competere con i grandi, ma abbiamo dimostrato che il ciclismo è uno sport bello perchè sa sorprendere. Ci provi 10 volte e 9 ti verranno a riprendere, ma la volontà e il cuore ripagano sempre. Oggi veramente per noi è una grande festa e il nostro futuro è tutto da scrivere».
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