Sarà una Pasqua da scalatori quella di quest’anno. Domenica 4 Aprile, infatti, andrà in scena la 72esima edizione del Trofeo Piva, con consueto traguardo e arrivo a Col San Martino. Si riparte dopo il nefasto 2020 che ha costretto gli organizzatori a cancellare l’evento e puntare i fari direttamente sul 2021. Sarà una corsa a eliminazione vista la durezza del percorso e il vincitore che ne uscirà, con ogni probabilità, non avrà problemi a trovare un contratto professionistico per l’anno seguente. Quest’anno si partirà da Via Giarentine e non da Via Treviset come da tradizione e il tracciato sarà diviso in due circuiti, il primo da ripetere sei volte con la salita di Combai, 2,6 km al 6,3%, e il secondo da ripetere tre volte che, oltre alla salita di Combai (da scalare nove volte in totale), presenterà il terribile strappo di San Vigilio, 600 metri al 10% con punte al 20%, che affrontato a fine gara disintegrerà sicuramente quel poco che sarà rimasto del gruppo. 178 saranno i chilometri totali, molti dei quali in mezzo agli splendidi scenari delle colline del Prosecco, Patrimonio dell’Unesco.
Presso il Wine Shop di Graziano Merotto, sponsor della gara, sono state ufficialmente presentate la gara e la nuova dirigenza dell’AC Col San Martino, che da sempre ha l’incarico di organizzare la prestigiosa classica U23. «La prima sfida è subito impegnativa – ammette il nuovo presidente dell’associazione sportiva Mario De Rosso, che ha ricevuto i calorosi complimenti da parte di Fabrizio Cazzola, consigliere nazionale della Federazione Ciclistica Italiana, e Sandro Checchin, presidente del Comitato Regionale Veneto -. Organizzare una corsa di ciclismo è tutt’altro che facile ma noi siamo pronti, abbiamo seguito al massimo i protocolli per garantire la sicurezza a tutti quanti. La corsa conferma di godere di grande prestigio, ci sono giunte 80 richieste di partecipazione da squadre di tutto il mondo. Alla fine, abbiamo scelto 17 formazioni italiane e 18 straniere, per un totale di 35 team. Ciò che chiediamo ai tifosi è di non andare sulle strade e non fare assembramenti, offriremo un servizio streaming in cui si potranno guardare da casa le ultime due ore di gara».
Quasi tutti i migliori team a livello internazionale saranno presenti sulle strade trevigiane la domenica di Pasqua, compresa la Work Service Marchiol dell’eterno Davide Rebellin, 49 anni e ancora in gruppo, che è stato in ricognizione sul percorso del Trofeo Piva: «Lo strappo di San Vigilio è veramente duro, verrà affrontato tre volte e l’ultima sarà a ridosso del traguardo, mi aspetto che qualcuno riesca a fare il vuoto e arrivare in solitaria – ammette il veronese -. Sembra una Liegi-Bastogne-Liegi e di sicuro non vincerà un corridore a caso, ma un bel talento». Un saluto agli organizzatori ha voluto portarlo anche il giornalista Beppe Conti: «Come dico da sempre, questa corsa crea i campioni del futuro».
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