Giovannino ha un sogno: una bicicletta. La sogna a occhi chiusi, di notte, e la sogna anche a occhi aperti, la mattina, quando la vede mentre va a scuola in una vetrina: è gialla. Ma la bicicletta costa troppi soldi e la famiglia di Giovannino non se la può proprio permettere.
Il babbo di Giovannino però non vuole deluderlo: e cercando nel quartiere, frugando tra i rifiuti, trova un vecchio telaio e lo trasferisce in cantina e porta Giovannino a vedere la sua scoperta. Ma Giovannino è deluso: quanta differenza fra la bici nuova fiammante e il telaio vecchio arrugginito.
Però il babbo si impegna, trova due ruote, una sella e un manubrio, li riunisce, li sistema, li vernicia. E come da un bruco si libera una farfalla, così da un rottame nasce un tesoro. Una bici nuova. E gialla. Giovannino salta in aria per la sorpresa. “E la felicità che alfin gli spetta / è misurare il mondo in bicicletta”.
“La bicicletta gialla”: il testo di Matteo Pelliti, le illustrazioni di Riccardo Guasco, l’edizione di Topipittori (28 pagine, 20 euro). Un racconto in versi e rime, in disegni e colori, in stati d’animo e colpi di scena, a lieto fine. Pubblicato nel 2018, il libro non perde di fascino né di attualità. Emozioni e sentimenti – anche a pedali - non hanno età, neppure fra i lettori.
E poi: Guasco. Il popolo del ciclismo lo conosce e riconosce. E’ lui che ha illustrato la Mitica e l’Eroica, i campioni della Hall of Fame della “Gazzetta dello Sport”, le mostre al Museo dei Campionissimi e al Museo Alessandria città delle biciclette. Nella sua mano gli insegnamenti del futurismo e del cubismo, ma anche i doni dell’ironia, della leggerezza, della grazia. La bicicletta si è fatta strada nel suo cuore.
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