Sarà la Milano-Sanremo più precoce: partenza martedì 23 febbraio. Sarà la Milano-Sanremo più lunga: arrivo martedì 2 marzo. Sarà la Milano-Sanremo più lenta: otto giorni. Sarà la Milano-Sanremo più importante e umanitaria: stavolta non si pedala per il podio, ma per la sopravvivenza. Sarà la Milano-Sanremo più culturale e spettacolare: stavolta non si fa strada per il ciclismo, ma per il cinema e il teatro, per il giornalismo e la letteratura.
Dieci lenti corridori, dieci consapevoli ambasciatori, dieci degni rappresentanti, dieci professioniste e professionisti del mondo della cultura e dello spettacolo. Dal 23 febbraio al 2 marzo (con un prologo domenica 21 febbraio a Brescia), una carovana a pedali pronta ad accogliere chiunque, anche per brevi tratti, per fare gruppo, meglio se compatto. Obiettivo: raccogliere le voci, anche scritte, di colleghe e colleghi, di chi opera in settori che la pandemia ha colpito, annullato, cancellato, e che non sono stati protetti, difesi, aiutati. Trecento chilometri toccando i luoghi della cultura, strada facendo, tra musei e scuole, cinema e teatri, nelle piazze.
Si chiama “L’ultima ruota”. Dieci in bicicletta, quattro sulle ammiraglie, un fotografo di strada, un addetto alla comunicazione. Un’associazione, L’Ora Blu di Bollate, coinvolta nell’organizzazione. Tutte le misure di sicurezza sanitaria previste dai protocolli. Poi il sostegno che si offre ai viandanti. Aderire in forma scritta (via mail a lultimaruota2021@gmail.com o attraverso fb “L’ultima ruota”); portare la propria storia (breve messaggio o lettera il 21 febbraio a Brescia, il 23 febbraio a Milano, in una delle tappe o inviarla via mail a lultimaruota2021@gmail.com); fare un tratto di strada insieme (l’itinerario è illustrato sulla pagina fb “L’ultima ruota”); offrire ospitalità per pernottamento o pasti (per albergatori o ristoratori); accogliere la carovana davanti a un teatro (per gestori), che potrà diventare un palco all’aperto per le storie; fare una donazione sul conto corrente dell’Ora Blu (Iban T86W0844020100000000043510, Banca di Credito Cooperativo di Carate Brianza).
Quelli della Milano-Sanremo della cultura e dello spettacolo hanno scelto la bicicletta perché “è la nostra cifra stilistica, la metafora del nostro mestiere. Questo mezzo per sua natura è un catalizzatore sociale e scandirà il nostro procedere”. E non avranno un dorsale, ma porteranno due documenti: il Manifesto delle lavoratrici e dei lavoratori dello spettacolo, “redatto dal Coordinamento Spettacolo Lombardia, dopo un anno di incontri, studio e dibattiti. Questo scritto è il motore della nostra impresa: anche se nel nostro mestiere rivestiamo ruoli differenti, pedaleremo insieme coscienti di appartenere alla stessa categoria”; e l’articolo 4 della Costituzione italiana, “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”.
L’atto finale al Teatro Ariston: all’ingresso dello spazio che ospiterà il Festival della canzone italiana saranno consegnate “le voci scritte”, che chiedono di essere lette e ascoltate.
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