Come in tutti i traslochi, anche per il nuovo presidente americano Joe Biden qualcosa è rimasto al vecchio indirizzo ossia la sua amata Peloton per allenarsi indoor, lasciata fuori dai cancelli della Casa Bianca. Naturalmente la motivazione non riguarda la mancanza di spazi, visto che al 1600 di Pennsylvania Avenue le stanze non mancano, quanto potenziali rischi di sicurezza informatica.
Il ciclismo è una delle grandi passioni del 46º presidente degli Stati Uniti, che in passato è stato avvistato più volte in sella a una MTB (marca Trek, per la cronaca) con amici o famigliari. Ma Joe non è il classico ciclista della domenica perché per mantenersi in forma a 78 anni d'età è solito darci dentro a casa con un sistema marchiato Peloton, una cyclette tecnologicamente avanzata - oltre che piuttosto costosa, più di 2000 euro di listino - per allenamenti virtuali e connessi. Dallo spinning per lavorare su forza e resistenza a pedalate defaticanti, queste due ruote indoor offrono un pacchetto completo divenuto sempre più popolare soprattutto durante i lunghi lockdown del 2020.
L'altro lato della medaglia dei sistemi Peloton, però, riguarda proprio la natura sempre connessa di questi dispositivi sportivi di ultima generazione e dunque tutti i rischi legati alle vulnerabilità informatiche. Come rilanciato per primi dal popolare sito americano Popular Mechanics, non è così scontato che Biden possa continuare ad allenarsi come suo solito anche alla Casa Bianca. A differenza del simulatore di golf montato dal suo predecessore, Donald Trump, la bici statica di Peloton va infatti a toccare troppi nervi sensibili in termini di cybersicurezza.
Perché le Peloton sono considerate un rischio? "Perché sei sempre connsso a Internet, anche con protezioni come firewall o software anti-intrusione, questi dispositivi possono essere facilmente aggirati se si hanno le giuste conoscenze" - ha spiegato Max Kilger, responsabile di Data Analytics Program e docente presso l'Università del Texas a San Antonio. Il dito è puntato soprattutto sul tablet connesso al sistema, che attiva microfono e fotocamera per collegare virtualmente l'atleta con la propria classe online oppure al proprio allenatore. Avere un occhio e un orecchio all'interno di una delle location più riservate al mondo è un evidente grosso rischio.
Eventuali sistemi di spionaggio andrebbero infatti a concetrarsi non tanto su quanti watt il buon Joe è in grado di produrre né massimali in volata, ma a carpire conversazioni e dati sensibili nell'ambiente. Come potrà fare Biden per tenersi in forma e rilasciare lo stress presidenziale? La soluzione è modificare pesantemente la Peloton andando a eliminare fotocamera, microfono e qualsivoglia elemento in grado di collegarla alla rete. Di fatto, però, rendendola identica a una ben più noiosa (ma sicura) cyclette analogica.