Con la prova maschile degli elite è calato il sipario sui Campionati Italiani di Ciclocross 2021, che si sono disputati nel Parco Belloluogo di Lecce. L'ultima maglia tricolore è finita sulle spalle del valtellinese Gioele Bertolini (Esercito/Trinx Factory) che torna a vestire il tricolore a distanza di due anni. Il corridore di Luca Bramati dimostra subito di andare forte e nonostante un Jakob Dorigoni in ottime condizioni, è lesto a cogliere l'attimo giusto per distanziare il campione uscente della Selle Italia Guerciotti vittima, tra l'altro, di una fatale scivolata nel momento in cui stava per riaccodarsi alla ruota del suo rivale. Titolo dunque a Bertolini dopo un bellissimo duello con Dorigoni (argento), menrtre il lombardo Cristian Cominelli (Scott Racing Team) conquista la medaglia di bronzo.
Seguono Nicolas e Lorenzo Samparisi, Capponi, Daniele Braidot, Cibrario, Fruet e Fabio Aru che chiude in decima posizione dopo una bella rimonta.
Gioele Bertolini, classe 1995 valtellinese di Talamona, è alla sua nona maglia tricolore dopo la doppietta tra gli allievi e gli juniores, il titolo u23 nel 2014 e la tripletta con gli elite (2016-2017-2019). Quattro le vittorie ottenute in questa stagione, a Nalles, Vittorio Veneto, Ancona e Montodine. Bertolini gareggia per il team Trinx Factory Racing di Luca Bramati.
«Oggi era necessaria la massima pulizia di guida e la differenza l'hanno fatta i piccoli errori commessi o evitati - ha spiegato Bertolini a fine gara -. Io sono riuscito a controllare bene la bicicletta, non c'era possibilità di distrarsi perché Jakob era sempre molto vicino. Il segreto? I pneumatici a 1.2 di pressione, una decisione che è stata presa dopo la ricognizione del mattino visto che nella notte ha piovuto moltissimo e le condizioni del terreno sono cambiate rispetto ai test di ieri».
Deluso invece l'altoatesino Dorigoni: «Proprio quando ero rientrato su Bertolini mi sono rilassato un momento e ho commesso un errore, ho sbagliato una curva e mi sono trovato per terra. Ho perso pochi secondi ma non c'è più stato modo di recuperae, anche perché il persorso era pieno di curve e non aveva altre difficoltà altimetriche. Io amo tracciati più impegnativi, nei quali si possa menare e fare la differenza. Comunque complimenti a Gioele che oggi ha fatto davvero una grande gara».