La stagione del ciclismo su strada si è conclusa da un paio di settimane e, a ruote ferme, le squadre, giudicano l’annata e fanno valutazioni. Lo ha fatto anche Cedric Vasseur, general manager dell’equipe Cofidis che, in una lunga intervista pubblicata dal sito velo-club.net ha tracciato il bilancio dell’annata.
Parlando di Elia Viviani il dirigente francese ha dichiarato: «Per prima cosa ci tengo a dire che ho piena fiducia in Elia, lo abbiamo ingaggiato perché è un grande campione, il suo curriculum parla per lui. Il 2020 non è stato un buon anno per lui: abbiamo debuttato in Australia motivati e pieni di ambizioni ma una brutta caduta ha condizionato la sua preparazione e i suoi progressi. Ci sono poi tanti altri elementi da aggiungere: doveva fare il Tour de l’Oman ma la corsa è stata annullata e quindi ha corso nel Giro dell’Algarve, avevamo programmato la Tirreno – Adriatico ma poi a causa del Covid abbiamo deciso di inserirlo nel gruppo della Parigi Nizza e questo non ha funzionato. C’è stato il lockdown che ci ha impedito di lavorare assieme per trovare gli automatismi giusti. Il lockdown ha colpito anche le altre squadre ma per noi lavorare sugli automatismi era importantissimo quest’anno.»
Vasseur continua la sua valutazione ricordando che in luglio Viviani ha svolto un periodo di allenamento in altura: «Elia ha voluto prepararsi come nelle stagioni precedenti. Sono cose che vanno bene quando si è corso tanto, ma quest’anno non è stato così e in questo modo è migliorato su di un terreno non suo, tenendo bene sugli strappi e sulle salite ma perdendo in esplosività per le volate. Insomma, sono state una serie di circostanze sfavorevoli che secondo me l’anno prossimo dovremo evitare.»
Lo sottolinea ancora Vasseur: «La fiducia in Elia c’è. Abbiamo ulteriormente rafforzato il suo treno, ci siamo resi conto che quando Elia perdeva le ruote di Consonni non aveva più nessuno e faceva fatica. Abbiamo capito che bisognava intervenire e abbiamo rafforzato il gruppo dei velocisti prendendo Jempy Drucker»
Vasseur conclude con un buon auspicio: «Sono assolutamente convinto che Viviani tornerà a brillare, ha sempre voglia essere di essere protagonista.»
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