Andrea Piras ha chiuso il 2020 senza vittorie, ma con la consapevolezza di essere cresciuto sotto alcuni aspetti mai provati prima d'ora:
"E' vero, non ho vinto ma ho imparato a gestire le emozioni e i momenti difficili che una persona può incontrare nella vita di tutti i giorni-spiega il giovane Piras, 18 anni di Cavenago Brianza-. Sebbene non è il primo giorno che corro in bicicletta, questa annata spazzata a metà mi ha insegnato cosa vuol dire affrontare certi aspetti emotivi e morali a cui uno sportivo è sottoposto. Al di là dei risultati, non sono mai venuto meno a tutti gli impegni e colgo l'occasione per ringraziare la società - Aspiratori Otelli Vtfm Carin Loxam - che mi è stata vicina in ogni momento della stagione".
Cosa è cambiato rispetto al 2019?
"Beh, senza dubbio la preparazione fisica, che purtroppo è stata sconvolta dalla quarantena. Essere costretti in casa a pedalare sui rulli non è stato il massimo della vita. Mi aspettavo di più, nel lockdown ho messo su qualche chilo di troppo, qualcosa è praticamente andato storto".
Sebbene non sia andato a bersaglio, Piras è riuscito a vestire la maglia azzurra, correndo in Francia i Campionati Europei su strada. E sempre in pista ha disputato pure i tricolori (settimo nella gara a punti) e il Campionato Italiano a cronometro, una specialità a lui congeniale dove però non è andato oltre la tredicesima posizione. Nel suo palmares spiccano inoltre il terzo posto nella prova contro il tempo di Imola, il quarto nella Coppa Dondeo e nell'internazionale di Castelfidardo, e la quinta posizione nel tricolore a cronometro a squadre di Treviglio.
Il prossimo anno sei atteso al debutto tra gli Under 23. Contento della tua scelta?
"Certamente, correrò per la squadra continental della Beltrami Tsa Tre Colli che tra l'altro è un team che sarà monitorato da Roberto Damiani, direttore sportivo della formazione francese Cofidis di World Tour la squadra di Elia Viviani. L'obiettivo sarà quello di ambientarmi bene nella nuova categoria, e riuscire a cogliere dei buoni risultati. Devo prendere anche il diploma - studia per diventare Animatore Turistico Sportivo all'Istituto Comprensivo "G.Marconi" di Concorezzo- e per me sarà una stagione intensa e impegnativa. In seguito valuterò se iscrivermi all'Università oppure puntare tutto sul ciclismo".
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