Elisa Balsamo chiude con il sorriso una stagione da copertina, confermando di essere sulla strada (ma anche pista) giusta per Tokyo 2021. Campionessa Europea in linea Under 23 a Plouay e fresca di un exploit da copertina al velodromo di Plovdiv, la stellina azzurra finalmente può riposarsi un po’ e rituffarsi sui libri. Tornata dalla Bulgaria con l’oro conquistato nell’Omnium, della Madison vinta con Vittoria Guazzini e l’argento dell’inseguimento a squadre, che lei assicura vale come un altro oro, la 22enne cuneese della Valcar-Travel&Service può ritenersi più che soddisfatta del suo 2020.
«Sto crescendo anno dopo anno, questa però senz’altro è stata la mia miglior stagione finora. Nonostante sia stata un’annata molto strana, sono riuscita a tirare fuori il meglio in entrambe le discipline. La vittoria a Madrid dell’ultima tappa della Challange by La Vuelta e gli Europei dei giorni scorsi sono stati la degna conclusione, il nuovo record italiano nell’inseguimento a squadre contro con una Gran Bretagna stellare (per due decimi ha sfiorato il record del mondo, ndr) dimostra che la squadra azzurra sta lavorando bene e ogni ragazza sta dando il massimo. Questo 2020 è stato particolare per tutti, ci siamo allenati due mesi in casa, non è stato facile. Tantissime gare su strada sono state annullate, è stata una stagione difficile ma sapevo di essere cresciuta rispetto all’anno scorso» ci racconta dal Lago d’Iseo, dove vive con con il fidanzato Davide Plebani, come lei tesserato per le Fiamme Oro e azzurro della pista.
Nelle 3 settimane di riposo che si è meritata Elisa si sta concedendo qualche passeggiata vicino casa e ci sta dando dentro con gli esami universitari. È iscritta al corso di Lettere moderne e contemporanee di Torino. L’anno prossimo, se tutto andrà come deve, la aspettano due traguardi non da poco: tesi e olimpiadi. Senza porsi limiti. «È l’insegnamento di Alex Zanardi, il modello cui mi ispiro: mai arrendersi alle difficoltà, provare ad andare sempre oltre i propri limiti. Spero tanto che stia un pochino meglio» confida Elisa, che ama viaggiare e (come tutti) non vede l’ora di tornare a una vita senza preoccupazioni e restrizioni agli spostamenti.
«Pista e strada sono funzionali per la mia carriera e il mio modo di correre, nel 2021 essendoci l’Olimpiade mi concentrerò molto sulla prima. Quando in primavera ho saputo che i Giochi sarebbero stati rimandati è stata una “mazzata” perché da tre anni andavamo in giro con la Nazionale pensando al Giappone, ad ogni modo ci arriverò con un anno in più di esperienza e tanti allenamenti nelle gambe. Come si suol dire, non tutti i mali vengono per nuocere. I cinque cerchi sono il mio sogno fin da quando ero piccola. Sono qualificata in tutte e tre le discipline olimpiche (omnium, madison e quartetto), sarà il commissario tecnico Salvoldi a scegliere chi schierare. A me piacciono tutte e farò del mio meglio per farmi trovare pronta».
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