L'emergenza Coronavirus riduce i voli in tutta Europa, così per affrontare la prova di Coppa del Mondo a Tabor, nella Repubblica Ceca, l a nazionale belga di ciclocross volerà con un jet privato. Impossibile per i migliori corridori del Belgio arrivare nella Repubblica Ceca in tempo per la gara visto che 24 ore prima saranno tutti impegnati all'Urban Cross a Kortrijk, lontana più di 1000 chilometri da Tabor.
Non ci sono voli utili da nessun aeroporto del Belgio o olandese e anche Parigi non è di aiuto, quindi tutti i corridori si autotasseranno per pagare il costoso volo. Dirigenti e corridori hanno dovuto scegliere se spendere i soldi per un volo privato o viaggiare per un’intera notte e parte del giorno successivo in auto. Un viaggio del genere metterebbe a dura prova chiunque e sarebbe impossibile affrontare una gara, così la salute del corpo, ha prevalso sulla ragione del portafoglio.
Sarà una grande sfida per il gruppo del ciclocross nel doppio weekend del 28 e 29 con due gare importanti in 24 ore e così distanti tra loro. Nonostante i numeri alti in Europa di casi positivi al coronavirus, il ciclocross non si è fermato, lunedì scorso si è svolta la Toi Toi Cup a Rymanov e dopo tanti dubbi è arrivato il via libera per Tabor a fine novembre.
L’idea di un aereo privato è arrivata dell'allenatore della nazionale Vanthourenhout e tutti i campioni del ciclocross belga hanno unito le forze decidendo di contribuire alle spese per il noleggio dell’aereo.
In totale saranno undici i corridori del Belgio che voleranno a Tabor, tra questi anche Wout van Aert, Eli Iserbyt, Toon Aerts, Laurens Sweeck, Michael Vanthourenhout, Quinten Hermans e Daan Soete.
Autisti e meccanici dovranno comunque fare lo spostamento in camper, coì come lo stesso tecnico e quindi non essere presenti alla prova di Kortijk. Molte corse di ciclocross sono state cancellate a causa della pandemia, per tanto - lamentano i corridori - con un po’ di attenzione le due prove in Belgio e Repubblica Ceca potevano essere collocate in calendario a maggiore distanza, dando l’opportunità ai corridori di affrontare la trasferta con meno stress.