Se la Vuelta di Spagna non ha registrato positività al Covid tra corridori e staff durante la corsa, non si può dire lo stesso per la Guardia Civile al seguito della gara,: è stata annunciata ieri infatti la positività di 46 agenti.
Sono le guardie civili che hanno contratto il virus durante la corsa: invece che essere subito isolate, sono rientrate nelle loro abitazioni senza essere sottoposte a isolamento, violando così tutti i protocolli sanitari. Purtroppo tutti i positivi al Covid-19, che al momento non presenterebbero sintomi gravi, sarebbero stati isolati solo nella giornata di martedì, ovvero, due giorni dopo aver effettuato i tamponi.
La notizia è stata diffusa ieri in serata da parte dell’associazione professionale della Guardia Civile Jucil, che ha informato il Ministero dell'Interno e la Direzione Generale del Corpo Civile, invitando ad aumentare i protocolli di sicurezza contro il coronavirus.
Secondo Jucil domenica pomeriggio sono stata effettuati 150 tamponi PCR sugli agenti al seguito della corsa e 46 hanno dato esito positivo. La preoccupazione a questo punto non è solo per la positività degli agenti, ma nel fatto che domenica tutti hanno dormito a Madrid, rientrando nelle loro abitazioni, sparse su tutto il territorio nazionale, il lunedì in attesa di conoscere i risultati dei test.
Ernesto Vilarino, segretario generale di Jucil, ha chiesto ai comandanti dell'istituto armato di essere più diligenti e di definire protocolli di prevenzione più efficaci, richiedendo inoltre la sanificazione di tutti i mezzi usati dalla Guardia Civile al seguito della corsa spagnola.
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