Ha risposto allo scatto di Almeida con una facilità che finora non gli avevamo ancora visto, in questo Giro: certo, non possono essere pochi metri di muro a dar la misura di una condizione fisica, ma il segnale che ha dato Vincenzo Nibali non è da sottovalutare.
Ai microfoni di RaiDue il capitano della Trek Segafredo spiega così la tappa: «Oggi era un arrivo da stare davanti, ho seguito Kelderman e mi sono mosso bene. Ma da domani sappiamo bene che sarà tutto diverso, ci sono salite interessanti, bisogna stare in guardia fin dall'inizio. Dobbiamo considerare che, alla fine, questo è stato un anno difficile per tutti, lo è per me e per tanti corridori. Anche il Tour ci ha insegnato che bisogna prendere quello che viene, ma se viene una giornata buona…».
Infine una battuta sui favoriti per la vittoria finale: «Vien da pensare che Kelderman il vero rivale ce l’abbia in casa: Hindley domenica a Piancavallo ha fatto un ritmo indiavolato e dato una dimostrazione di grande forza, staccandosi solo negli ultimi metri».
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