Un Giro senza polemiche? Impossibile anche solo da pensare. E allora sul finire della prima settimana arrivano le prime, firmate da Jakob Fuglsang: al centro del contendere il complicato rapporto tra il danese della Astana e Vincenzo Nibali, un rapport critico del quale nessuno finora si era accorto. I due erano stati compagni nell’Astana e fra loro sembrava scorrere buon sangue anche ora che lo ‘Squalo’ si è trasferito alla Trek Segafredo. Secondo quanto dichiarato da Fuglsang al giornale bt.dk però, Nibali non gli rivolgerebbe più la parola da tempo, considerandolo un rivale.
«Non ci diciamo una parola, anche se ci conosciamo bene – ha affermato Fuglsang – e non lo abbiamo fatto nemmeno durante il testa a testa che abbiamo avuto sull'Etna. Siamo stati compagni di squadra per quattro anni in Astana e ora non so se è geloso, ambizioso o cos’altro. Penso che tutto sia dovuto al fatto che in passato ero un suo gregario, mentre negli ultimi due anni sono andato più forte di lui e secondo me fa fatica a digerirlo. Riesce a malapena a salutarmi e mi marca sempre, era già successo al Giro d’Emilia dove non mi ha lasciato andare, anche se gli ho detto che Vlasov era il nostro capitano. Io sto accettando più facilmente di lui il fatto che gareggiamo uno contro l’altro».