Vincenzo Nibali ritrova buone sensazioni sul "suo" Etna e speiega così la tappa: «Nelle corse a tappe ogni giorno è a sé, specialmente quando si aggiungono fattori imprevedibili che possono cambiare repentinamente la situazione in gara. Afa e caldo all’inizio, poi freddo, vento, e pioggia sull’Etna. A questo aggiungiamoci che siamo alla terza tappa e abbiamo già corso una tappa tosta. Sono tutti elementi che condizionano e oggi ne abbiamo avuto prova tangibile. Ho visto di sfuggita la caduta di Thomas, ma quando è rientrato in gruppo teneva tranquillamente le posizioni di testa e, onestamente, non mi aspettavo stesse così male. Lo stesso vale per Yates, seppur per motivi diversi».
E ancora: «Per esperienza, dico che non mi sorprende che una salita così dura nella prima settimana possa fare danni. Cih più chi meno deve rodarsi e se trovi la giornata sbagliata, paghi caro. Avversari a parte, guardo alla mia corsa e sono soddisfatto, ma dico altresì che bisogna tenere i piedi ben piantati a terra. Ripeto, siamo solo al terzo giorno di gara. Come non mi sono scomposto dopo la crono, non è il caso di cedere a facili entusiasmi ora. Sarà banale da dire, ma i grandi giri vanno costruiti giorno dopo giorno. Giornate come quella di oggi mi danno maggiore serenità, ma la concentrazione è altissima: tengo molto a questo Giro».
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