Prove tecniche di Mondiale per Vincenzo Nibali. Prendendo la strada di casa dopo una Tirreno-Adriatico con poche soddisfazioni, non avendo ancora assorbito il lavoro fatto in altura, il siculo fa tappa a Imola: stamattina studierà il percorso che il prossimo 27 settembre assegnerà la maglia iridata. Nei suoi piani, uno degli obiettivi di stagione, insieme al Giro d’Italia che arriverà una settimana dopo: per questo, di qui a dodici giorni il siculo conta di farsi trovare tirato a lucido.
Sul tracciato iridato, Nibali pedalerà stamattina sotto lo sguardo del ct Davide Cassani, che gli illustrerà i punti chiave, vale a dire le impegnative salite di Mezzolano e Gallisterna. Oltre alla discesa che le congiunge: essendo nota l’abilità dello Squalo nel buttarsi in picchiata, anche quel tratto di percorso potrebbe rivelarsi decisivo. Con Nibali ci sarà il compagno di squadra Gianluca Brambilla, che invece alla Tirreno si è mostrato più pimpante: per questo, ha forti probabilità di esser convocato in azzurro per la prova iridata.
Una volta studiato il circuito che inizia e si conclude dentro l’autodromo Enzo e Dino Ferrari, Nibali prenderà la strada di casa, raggiungendo Lugano, dove rifinirà la preparazione. Prima della corsa iridata, si concederà un test soltanto, sabato prossimo al giro dell’Appennino: lì si capirà se il blocco di lavoro svolto in quota in vista di Mondiale e Giro ha dato i frutti e, di conseguenza, se il siculo fra un paio di domeniche a Imola sarà quello che i tifosi italiani si aspettano.
Nell’attesa, oggi si conoscerà anche il Nibali pensiero su un percorso duro quanto quello di Aigle Martigny, sul quale inizialmente era previsto il Mondiale prima della rinuncia della Svizzera dovuta alle restrizioni sul Covid. Fin qui, Imola 2020 ha registrato i commenti di Ulissi e Bagioli, i primi a pedalare sulle colline imolesi nonché a loro volta due candidati a vestire la maglia azzurra il 27 settembre: da entrambi l’impressione di un percorso particolarmente severo e senza respiro, sul quale bisognerà correre con grande attenzione e compattezza di squadra. Caratteristiche che le ultime Nazionali di Cassani, da quelle che hanno conquistato tre titoli europei consecutivi fino a quella che un anno fa ha ottenuto l’argento iridato con Trentin, hanno ampiamente dimostrato di avere.
Diversamente da Nibali, che ha scelto di vedere in prima persona il tracciato per l’iride, non farà sopralluoghi Filippo Ganna, uno dei favoriti per la cronometro: il circuito che assegnerà l’oro mondiale della specialità, l’azzurro se lo farà raccontare da uno dei tecnici della sua Ineos Grenadier, l’ex professionista Dario Cioni, atteso a Imola nei prossimi giorni. Aspettando di avere altre indicazioni, il campione nazionale della specialità, dominatore ieri della tappa contro il tempo che ha chiuso la Tirreno-Adriatico, ha già avuto modo di studiare il percorso sulla cartina. Notando che il disegno della strada da percorrere, piatta e con pochi strappi, si sposa bene alle sue caratteristiche: terzo un anno fa nello Yorkshire, Ganna ha l’occasione per fare ancora meglio. Soprattutto, a quanto racconta, ne ha una gran voglia.