ARU SPROFONDO GIALLO. SARONNI: FABIO NON HA CARATTERE, MA ORA QUALCUNO DOVRA' RISPONDERNE

TOUR DE FRANCE | 06/09/2020 | 14:43
di Francesca Monzone

Il Tour e i Pirenei continuano a collezionare ritiri e quando mancavano 121 chilometri al traguardo, è arrivato il ritiro di Fabio Aru (UAE Emirates). Si era staccato dal gruppo il trentenne sardo e in un momento di difficoltà si è rivolto con gesti di nervosismo alla moto che gli era vicino. La tappa di oggi era partita subito con ritmo elevato e Aru (quasi 47 km orari), per molti chilometri ha corso in fondo al gruppo e poco prima della salita del Col de la Hourcère, ha deciso di abbandonare la corsa. Dopo un giorno in cui si era messo in luce, il cavaliere dei Quattro Mori, ieri aveva accusato un forte ritardo nella prima frazione sui Pirenei. Poi oggi ancora ritardo e la scelta di lasciare la corsa. Purtroppo sono lontani i tempi della vittoria al Tour del 2017, quando per primo tagliò il traguardo a La Planche des Belles Filles. Quello di oggi è il terzo ritiro azzurro in meno di 24 ore. 


Ieri si era ritirato Prima Giacomo Nizzolo per un problema ad una gamba e poi Diego Rosa,  per frattura ad una clavicola dopo una caduta in corsa. Con Aru sono quindi 3 i corridori che hanno lasciato il Tour e in corsa ne rimangono 13. 
 
Poi raggiunto telefonicamente le parole non chiare, chiarissime di Beppe Saronni, raggiunto da Rai Due e intervistato da Francesco Pancani e Marco Saligari. «Fabio Aru non la condizione che lui, che noi e i suoi compagni di squadra ci aspettavamo almeno per aiutare un corridore importante come Tadej Pogacar che è lì che si sta giocando il Tour. Questo ci dispiace tantissimo, ma è chiaro che è già da qualche settimana Fabio Aru non è in  condizione. In questo modo c'è anche poco da verificare, per l'ennesima volta Fabio ci ha deluso, in un momento in cui avevamo tanto bisogno di lui».

Poi Francesco Pancani chiede al campione di Goodwood se in Aru c'è anche un problema mentale e caratteriale, e Saronni va dritto per dritto: «Quando fisicamente e muscolarmente l'atleta si trova a soffrire, alcuni trovano la lucidità e la forza per reagire, Fabio, invece, non fa così. Sotto l'aspetto del carattere non è fortissimo. Nella difficoltà non si dà coraggio, lui purtroppo crolla mentalmente e moralmente e rende tutto più difficile. È chiaro che qui c'è una forte componente caratteriale».


Responsabilità di chi? gli chiedono. «Quando tu hai un atleta che ha questa è in queste condizioni fisiche è chiaro che al Tour tu hai un corridore in meno che può aiutare la squadra, e quindi io credo che qualche responsabilità dovrà essere cercata anche in chi ha portato comunque Fabio Aru al Tour. È vero, Fabio voleva andare in Francia, ma è altrettanto vero che c'è chi è deputato a capire se questo corridore è in grado di correre una corsa difficile e importante come il Tour».

Copyright © TBW
COMMENTI
Aiò!
6 settembre 2020 15:19 Ponciarello
Nove mln di euro in tre anni, risultati 0 con Saronni, Gianetti e gli sceicchi sempre più scoglionati .
Se continua così l'unico a farsi avanti per il 2021 sarà Ivano Fanini...
In bocca al lupo!

Aru
6 settembre 2020 15:47 FrancoPersico
Che delusione. Sono sempre stato suo tifoso e credevo questo Tour lo affrontasse in discreta condizione. Invece? Troppi soldi spesi male.

this is the end...
6 settembre 2020 16:35 AleC
Sono convinto che non abbia mai davvero recuperato il problema all'arteria iliaca, che non è robetta. Fabio Aru è sempre stato un corridore professionale e di carattere.
Ora prepari come può il Giro d'addio, perchè ho serissimi dubbi che qualcuno vorrà ingaggiarlo.
Che peccato. Grazie di tutto, Fabio.

non è lui
6 settembre 2020 16:44 tralepieghe
fabio ha qualche problema che nessuno conosce, dovrebbe raccontare tutto per il suo bene.

Licenziamento
6 settembre 2020 17:12 Franco
Temo che per Aru ci sia un licenziamento in vista, troppo delusa la voce di Saronni nella intervista su Raisport

Aru
6 settembre 2020 18:04 Beffa195
Penso che l’ingaggio di Aru sia spropositato e troppi soldi pongono un limite ai sacrifici!

UNA STORIA INCREDIBILE
6 settembre 2020 18:26 soichan41
Durante una intervista a Nibali quando con Aru stava nell'Astana il giornalista chiese, tra le altre cose, se il sardo avesse qualche difetto.
Nibali rispose che Aru aveva un caratteraccio era permaloso subito alzava la voce e voleva fare tutto di testa sua.
In questa risposta forse si debbono cercare le ragioni di questa situazione incredibile di questo corridore che già da dilettante aveva dimostrato di essere un campione ed uno che ha vinto una Vuelta, un Campionato Italiano, una Tappa al Tour dove ha indossato la Maglia Gialla e per un pelo non ha vinto un Giro d'Italia ( ahi ahi se Landa lo avesse aiutato), arrivando secondo dietro a Contador no dietro a" pizza e fichi",no non può essere un bluff!!!!
Aru ha fatto un sacco di errori: è andato via dall'Astana ( e non sarà un caso che non lo abbia seguito nessuno dello staff), si è contornato di personaggi non all'altezza, ha preferito allenarsi in maniera folle assentandosi da ogni gara.....quelli di esperienza dicono in coro "che sono le corse che ti fanno entrare in forma" e lui dai ad allenarsi, allenarsi senza che nessuno lo prendesse per il collo ( si fa per dire ma chi caccia tanti soldi di ingaggio avrebbe dovuto farlo) ed ora parliamo di un campione ridotto a nulla che si stacca su un cavalcavia e come oggi addirittura in pianura!!!!!
C'è chi dice che è stato sfruttato troppo......ma oggi al Tour ci sono ragazzi di 24/25 anni che corrono ininterrotamente tutto l'anno, ci sono ventenni emergenti che fanno faville, c'è gente di 40 anni vedi Valverde che ancora fa la sua parte e corrono da Gennaio fino ad Ottobre da anni con una carriera gloriosa alle spalle.
E come è possibile che un corridore giovane e fresco che non ha corso tanto sia ridotto così? forse è il contrario per me Aru ha corso troppo poco e qualcuno doveva impedirgli di allenarsi in quel modo senza gara non ci sono i punti di riferimento senza misurarsi non sai quali possano essere le tue condizioni di forma.
Soluzioni? per me Aru deve essere preso a calci nel sedere ...forse è stato anche viziato....affidarlo a persone serie, cominciare a correre sul serio altrimenti quella è la porta ed a zappare.....allora si che rimpiangerebbe le corse....ma ho l'impressione che sia troppo tardi!!!!!
Chi è causa del suo mal pianga se stesso!!!!!!!

Il tempo
6 settembre 2020 18:37 NOdoping
Magari un giorno capiremo davvero cosa c è dietro questa vicenda. La voglia ad Aru non manca. Ed è sempre stato un corridore di livello. In ogni categoria. Ora facile sparare sulla croce rossa,ma la vicenda è parecchio nebulosa. Aru è uscito dal periodo blocco covid con una discreta condizione. Nelle prime corse nei 10 ci finiva,come sul Ventoux. Ok, non il Tour, ma non ha senso che quel corridore oggi perdesse le ruote dei....velocisti!
Servirebbe lucidità per vedere il tutto dalla giusta distanza,e sarebbe lampante che qualcosa non quadra.
Sportivamente

Responsabilità di chi?
6 settembre 2020 19:17 buendia
No, caro Beppe, questo film lo abbiamo già visto.
Nel 2018 avete decimato lo staff del team alla ricerca del responsabile della pessima stagione di Aru.
Eccellenti tecnici, preparatori, medici hanno pagato errori che alla luce dei risultati degli ultimi due anni non erano loro.
Adesso inizia una nuova caccia alle streghe?
Un minimo di onestà intellettuale richiederebbe di puntare il dito contro chi ha voluto Aru in squadra, non contro chi ha dovuto gestirlo, magari subendone i capricci che pare non siano mancati.
E se dovessi trovarti col dito puntato verso uno specchio, o una foto di Gianetti, pazienza; un sincero pentimento, 2 Ave e 3 Gloria ed il problema è risolto.
Magari poi potreste anche chiedere pubblicamente scusa a chi ha pagato 2 anni fa.
Sarebbe un bel gesto.

Aru
6 settembre 2020 20:44 mandcu
La Planche des Belle Filles risale al luglio 2017, temporalmente neanche poi così lontana, ma ciclisticamente lontanissima.
Le motivazioni per una costante debacle dalla fine di quel TDF? Le abbiamo mai sapute le motivazioni per cui Cunego, Pozzato (per lui in parte sì), sono diventati due dei tanti? Quindi non le sapremo mai.
Aru è il terzo corridore più pagato del mondo, solo dietro Sagan e Froome. Riempito di soldi per portare la bici come il primo ragazzino 23 enne dilettante di una CONTINENTAL.
Poi non ho mai capito il perchè lui debba andare a perdersi in ritiri solitari al Sestriere, per altre motivazioni famigliari è di casa in Piemonte, ma ha senso? Quanti corridori professionisti vincenti hanno un approccio come il suo?

fabio aru
7 settembre 2020 14:57 selffvlf80
E' facile sparare sull'atleta prima recuperiamo l'uomo mentalmente, poi eventualmente in una squadra continental per poter fare altri tre anni a buon livello, magari specializzandosi su corse brevi e gare di un giorno, di sicuro non può aver smarrito la sua classe deve esserci dell'altro.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Quando lo contattiamo Luca Raggio è appena sceso di sella dopo una pedalata e ci conferma subito ciò che ieri in tarda serata aveva affidato ad un post sui social «Sì, correrò per la carica di presidente del Comitato Regionale...


Eva Lechner, plurititolata portacolori dell’Ale Cycling Team, reduce dalla vittoria ottenuta la scorsa settimana a Castelletto di Serravalle-Valsamoggia, domenica sarà di scena in Veneto a San Pietro in Gu per il 9° CX del Brenta-Trofeo Morbiato, gara nazionale valida come...


Con Ernesto Colnago è un continuo viaggio, nel passato e nel futuro. A novantadue anni suonati (il 9 febbraio saranno 93!) è un vero condensato di progettualità. Ha sempre qualcosa da fare, anche adesso che ha lasciato la sua Colnago...


I lettori più attenti se ne saranno già accorti, quelli che non masticano l'italiano come lingua madre ne saranno felici, per chi vuole allenare l'inglese ora ha un'occasione in più per fare pratica. Da oggi tuttobiciweb.it proporrà tutte le notizie anche...


La triste notizia l’ha diffusa con un post su Facebook suo figlio Giulio. A Cascina all’età di 69 anni dopo una lunga battaglia contro la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è morto Luciano Galleschi, personaggio conosciuto in tutto l’ambiente del ciclismo...


Una festa in grande stile, con tanti ospiti e tanto divertimento, d’altronde ormai Alex e Johnny Carera ci hanno abituato a fare le cose in grande e anche questa volta hanno centrato l’obiettivo. Dopo la partita a padel del pomeriggio...


Remco Evenepoel è senza ombra di dubbio uno dei cronoman più forti al mondo e i titoli vinti dimostrano chiaramente la sua classe. Il belga ha fatto vedere tante volte le sue qualità e in questo 2024 ha conquistato sia...


Domenica, ad Anversa, in Belgio, scatterà la UCI Cyclo-cross World Cup 2024-2025 e con lei i grandi interpreti della disciplina cominceranno a scaldare i motori in vista di un inverno all’insegna del fango, dei prati e… della sabbia. La terza...


Protagonista assoluto della stagione 2024, Jonathan Milan aggiunge un'altra "maglia" alla sua collezione, quella bianca dell'Oscar tuttoBICI come miglior giovane della stagione. Nella graduatoria del Gran Premio ACM Asfalti, voluta dall'ex professionista Nicola Miceli, il friulano della Lidl Trek ha...


La storia del ciclismo italiano è ricca di corse che non si disputano più ma che hanno fatto la storia: per questo abbiamo pensato di proporvi una nuova rubrica che le tiri fuori dal cassetto dei ricordi. Se avete una foto...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024