Primoz ROGLIC. 10. Altra gamba, altra squadra, altra lucidità, alta considerazione di sé stesso e questo può essere il suo vero limite. Pensare che sia un gioco da ragazzi, pensare che la strada sia tutta in discesa, ma non è così. Anche se per i suoi avversari è chiaramente più in salita. Almeno per adesso. Per la cronaca, sesta vittoria in questa stagione. Non male per lo sloveno
Tadej POGACAR. 9. Il bimbo al suo primo Tour annusa l’aria senza darsi delle arie. Sta nascosto come un tasso, pronto ad uscire come un falchetto. Davanti a lui vola leggera l’aquila slovena, ma anche lui batte stessa bandiera, anche se non batte l’amico connazionale. Slovenia al potere, potere del ciclismo.
Guillaume MARTIN. 8. Il filosofo, senza virgolette, perché filosofo lo è per davvero, è una delle più belle realtà di questo Tour de France. «Devi pensare come un uomo di azione e agire come un uomo di pensiero», è solito dire il 27enne della Cofidis. Lui fa entrambe le cose, molto bene.
Nairo QUINTANA. 6,5. Il colombiano è lì, non perde ruote, non getta energie. E lì, e per il momento è sufficiente.
Julian ALAPHILIPPE. 7. Non è brillantissimo, ma si difende, provando anche ad attaccare. Poi si aggrappa, ai migliori e cerca di restare lì, attaccato, non senza fatica. Ma si tiene la maglia, e oggi è quello che più conta.
Mieguel Angel LOPEZ. 6,5. Ad un certo punto sembra perdere l’equilibrio, poi non perde le ruote: va bene così.
Thibaut PINOT. 6,5. Resta nel vivo della corsa, a denti stretti.
Egan BERNAL. 6. La sufficienza perché medica la situazione in un finale velocissimo e complicato. Non sembra molto in palla, anzi, lo vediamo proprio in affanno, ma il fatto stesso di restare lì è già tanta roba.
Domenico POZZOVIVO. 7. Rotto e incerottato, arriva 35° a 1’15” da Roglic. Che dire: sei pazzesco!
Fabio ARU. 6. Una sufficienza d’incoraggiamento, per una tappa non facile, corsa a manetta ad oltre 39 di media. Nel finale perde qualcosa e chiude alle spalle di Pozzovivo, a 1’17” da Roglic.
Wout VAN AERT. 9. Questo fa tutto, proprio tutto e quello che colpisce è che fa tutto bene. Corre per sé, corre per la squadra, è nato per correre. Dicono: non scatta nessuno in salita: certo, se tira questo qui a tutta come ha fatto lui nel finale di oggi, cosa vuoi attaccare. Al massimo ti attacchi: a lui.
Sepp KUSS. 8. Questo ragazzo cresce giorno dopo giorno. E verrà il suo giorno.
Robert GESINK. 5. Si stacca sul più bello, salverà la gamba per la terza settimana: se ci arriva.
Pierre ROLLAND. 5,5. Ai -4 km scatta, e ci si accorge di lui. Pierre Rolland c’è.
Krists NEILANDS. 8. Il 26enne della Israel Start Up anima con il compagno di squadra Politt la fuga di giornata, unitamente a Vuillermoz (Ag2r), Pacher (B&B Hotels), Burgaudeau (Total Direct Energie) e Benoot (Sunweb). Il lettone ha il grande merito di restare poi tutto solo al vento, fino a 7 km dal traguardo, per la gioia anche del nostro Valentino Sciotti e della sua Vini Fantini, che sul retro del calzoncino risplende come pochi. Un 8 anche a Valentino!
Tiesj BENOOT. 17. È nella fuga di giornata, poi sbaglia a prendere una curva (sbaglia? mah…) e finisce contro il guard-rail. La sua Cervélo con tubo piantone rotto e senza reggisella da una parte, il corridore dall’altra. Al 26enne belga della Sunweb il premio “malchance jaune”.
TUTTOBICIWEB. 1.200.000. È un momento così, nel quale si ha sempre il timore di sbagliare i tempi e i modi, perché i tempi sono un po’ difficili e anche snervanti e c’è sempre qualcosa di più serio a cui pensare. Però grazie al cielo siamo tornati in sella, le corse ci sono, il Tour è partito e speriamo che questo ricchissimo scampolo di stagione possa arrivare fino alla fine. Detto questo, nonostante nel periodo di Lockdown il nostro sito abbia fatto registrare numeri da capogiro, sia a marzo che ad aprile, superando in entrambi i casi il milione di contatti, ad agosto abbiamo battuto tutti i record, superando quello del 1.035.000 contatti raggiunti nel mese di agosto di un anno fa. Quest’anno abbiamo sfiorato il milione e 200 mila (per la precisione 1.197.831, con 2.782.174 pagine visitate e un tempo medio di lettura pari a 4’01”) e come è logico che sia, siamo molto contenti. Io non posso che ringraziarvi, uno ad uno, per il vostro affetto e la vostra fedeltà. Grazie per essere così numerosi, non perdiamoci di vista.