Davide Ballerini è sempre più forte. Oggi è stato lui a far scoppiare il gruppo di testa su La Tisa ed è stato lui, insieme ad un grandissimo Andrea Bagioli, a portare via il gruppetto che si è poi giocato la gara.
Gli è mancato il colpo di reni, gli ultimi 20 metri, per battere un Giacomo Nizzolo in stato di grazia. Giorno dopo giorno, però, l'atleta della Deceuninck-Quick-Step si sta facendo vedere con sempre più insistenza davanti.
«Un secondo posto ai Campionati Italiani brucia, è normale che sia così. Oggi ho avuto una grande squadra dietro e un grande Bagioli. Su La Tisa abbiamo provato a fare la differenza per far staccare più velocisti possibili, però non è stato abbastanza. Poi in volata non avevo più gamba negli ultimi 50 metri».
Il 25enne di Cantù va forte sui brevi strappi e in volata (prima del brutto incidente era apripista di Fabio Jakobsen) e, per ora, i suoi limiti non si vedono: «Questa è una squadra di un altro pianeta, una famiglia, un clima fantastico. Ho già fatto almeno uno step in avanti rispetto all'anno scorso: mi sto riscoprendo un buon velocista, ci sto lavorando molto. Senza disdegnare ovviamente la salita, che grazie ai miei allenatori riescono a non trascurare e allenare bene. Ho lavorato molto con Fabio Jakobsen e non vedo l'ora di tornare a farlo. Il suo incidente è ancora fresco nella mia mente e se ci penso, in volata, mi viene da tirare il freno».
Mercoledì sarà all'Europeo di Plouay e, stavolta, Nizzolo lo avrà come compagno di Nazionale: «Ho visto il percorso, mi piace e si adatta alle mie caratteristiche. Cercheremo di inventarci qualcosa, io e Giacomo sicuramente stiamo molto bene».
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