Il primo weekend di Extragiro, che ha segnato la ripartenza ufficiale dell'attività ciclistica in Italia, è alle spalle e porta con sé un importante momento di riflessione. Per capire come sono andate le cose e fare il punto su quel che sarà, abbiamo sentito il parere di Omar Piscina, team manager della Casillo Petroli Firenze Hopplà.
«Il bilancio del primo weekend di ripartenza è decisamente positivo: tante gare, tati atleti, tanta voglia di tornare a correre. E soprattutto la dimostrazione che il protocollo di sicurezza da appllicare prima e dopo la corsa non è così ostico come sembra ad una prima lettura. Sento che gli organizzatori sono spaventati da quel che li attende, registro che ci sono poche gare in programma non solo per le categorie giovanili ma anche per Élite e Under 23 e naturalmente questo mi preoccupa. Bene, io invito gli organizzatori che ancora non lo hanno fatto a venire in Romagna per capire come si sta muovendo la Nuova Ciclcistica Placci di Selleri e Cassani, per imparare da loro e capire che non è impossibile...».
E su Cassani, Piscina aggiunge una nota interessante: «Sento da diverse parti critiche mosse a Davide Cassani, ma io dico "clonate Cassani". Davide si fa in quattro per tutti, ha fortemente voluto organizzare Extragiro e solo nello scorso weekend abbiamo avuti più di 1.000 atleti in corsa. Quando c'è stata la Pedalata del Cuore da Codogno a Vò con otto formazioni Continental impegnate, noi lo abbiamo invitato ma lui non aveva alcun obbligo: invece ha risposto presente, per portare la sua testimonianza ed il suo sostegno all'iniziativa e applaudire con noi tutto il personale sanitario che in questi mesi ha lottato per noi. Un altro esempio? Prendete domenica: aveva un impegno a Madonna di Campiglio, appena finito è salito in macchina per venire a Imola, per salutare squadre e atleti, per incoraggiarci, per incontrare gli organizzatori presenti e spiegare che si può ripartire, che il protocollo non è un mostro ma può essere tranquillamente applicato. Per questo dico, clonate Cassani: con tanti come lui il futuro immediato del nostro sport sarebbe sicuramente più sereno, avremmo più gare e potremmo parlare di una completa ripartenza».
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