Sono i giorni più delicati per Alex Zanardi, che ieri, per la terza volta in 20 giorni, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la ricostruzione del volto dopo l'incidente occorsogli il 19 giugno, lungo la strada provinciale 146, nel comune di Pienza (Siena), quando, mentre partecipava alla staffetta benefica 'Obiettivo Tricolore', è andato a sbattere con la sua handbike contro un tir che procedeva in direzione opposta. Nel fine settimana potrebbe iniziare il lento risveglio dal coma farmacologico. L'operazione maxillo-facciale effettuata, ha precisato ieri con un bollettino medico la direzione del policlinico universitario di Santa Maria alle Scotte di Siena, fa parte degli interventi programmati dall'équipe multidisciplinare che ha in cura l'ex pilota di Formula 1 "per permettere ogni prosecuzione del percorso terapeutico".
"Le fratture erano complesse - ha spiegato Paolo Gennaro, direttore della divisione di chirurgia maxillo-facciale - ed hanno richiesto un'accurata programmazione che si è avvalsa di tecnologie computerizzate, digitali e tridimensionali, fatte a misura del paziente. La complessità del caso era piuttosto singolare, anche se si tratta di una tipologia di frattura che nel nostro centro affrontiamo in maniera routinaria".Dopo l'intervento, durato circa 5 ore, Alex Zanardi è stato nuovamente ricoverato nel reparto di terapia intensiva dove "resta sedato e ventilato meccanicamente: le sue condizioni rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico, gravi dal punto di vista neurologico, la prognosi rimane riservata".
Il paziente viene valutato quotidianamente dai professionisti che lo hanno in cura. Non appena le condizioni lo permetteranno verrà ridotta la quantità di sedazione per verificare se e come Zanardi reagirà dal punto di vista neurologico al risveglio dal coma indotto.Sul fronte dell'indagine, la procura di Siena ha affidato all'ingegnere Dario Vangi, professore dell'Università di Firenze, la consulenza tecnica per compiere la perizia sulle cause e sulla dinamica dell'incidente che ha coinvolto il campione paralimpico. L'incarico è stato conferito dal procuratore capo Salvatore Vitello e dal pm Serena Menicucci. A Vangi, docente di progettazione meccanica e costruzione di macchine al Dipartimento di ingegneria industriale, tra i maggiori specialisti in infortunistica stradale, toccherà accertare "la dinamica" con cui si è verificato l'impatto tra l'handbike di Zanardi e l'autocarro guidato da Marco Ciacci, 44 anni, trasportatore residente a Castelnuovo Berardenga (Siena), al momento l'unico indagato "per atto dovuto", come hanno ribadito più volte i magistrati. Anche Ciacci ha nominato un proprio consulente, il professore Mattia Strangi, docente di progettazione dei sistemi di trasporto all'Università di Bologna. A Vangi spetterà poi accertare, oltre alla dinamica, anche "le cause" dell'incidente, compresi eventuali difetti di costruzione o guasti sopravvenuti all'handbike guidata da Zanardi e sequestrata dai carabinieri insieme al camion di Ciacci. Inoltre, dovrà essere fatta anche una valutazione del manto stradale della provinciale 146 tra Pienza e San Quirico d'Orcia .
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