Mancano due mesi al Tour de France, l’organizzazione sta lavorando a tutto spiano ma restano ancora tante le domande in attesa di risposta. Lo ha confermato a chiare lettere il direttore della Grande Boucle Christian Prudhomme in una intervista concessa all'agenzia di stampa AFP.
«Sarà un Tour unico, dato che non è mai partito così tardi. In teoria, rispetto al solito, sarà meno caldo e probabilmente ci sarà più vento. Sappiamo che ci sarà anche meno gente sulle strade, ma l’importante è che si torni a vivere una festa. Naturalmente nel rispetto delle misure sanitarie».
Alcune valutazioni non sono ancora state fatte: «La situazione cambia di giorno in giorno, per questo i dettagli li definiremo nel periodoa cavallo tra fine luglio e inizio agosto. Quello che possiamo dire è che sarà una gara alla quale, più che mai, parteciperanno i migliori ciclisti del mondo».
Novità anche per quanto riguarda la carovana: «Avremo un centinaio di veicoli, circa il sessanta per cento rispetto agli anni precedenti. La crisi economica sta colpendo diversi settori e i tagli al marketing sono inevitabili».
Cambieranno le cose ovviamente per cerimoniale e dopo corsa: «Non ci saranno certamente baci o abbracci durante le cerimonie di premiazione. E sappiamo che non sarà l'anno migliore per andare a caccia di autografi. Il pubblico verrà al Tour, ma probabilmente saremo costretti a fare una selezione rigorosa. In montagna daremo la precedenza a coloro che arriveranno a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. Ma, ripeto, la situazione cambia di giorno in giorno e oggi non sappiano quello che succederà tra due mesi».