"La retromarcia di Gerry Ryan (magnate australiano) ci ha sorpreso, visto che proprio il Team Mitchelton Scott aveva pochi giorni fa emesso un comunicato dove ci ringraziava per l'intesa con Manuela Fundacion. Comunque abbiamo lavorato in modo trasparente e affrontiamo la situazione con fiducia". Uno Stefano Garzelli decisamente accanito e grintoso quello che in tarda sera ha voluto intervenire a Lello & Friends per dare la sua spiegazione della difficile situazione venutasi a creare proprio ieri con i vertici di Green Edge Cycling.
Garzelli lo ha fatto partendo proprio dagli inizi del progetto Manuela. "Josè Manuel Moreno (olimpico a Barcellona 1992 nel km da fermo) mi ha parlato di un imprenditore, Francisco Huertas, che aveva voglia di entrare nel ciclismo. Mi sono mosso per cercare un progetto che mi sembrasse adeguato. Per questa ragione abbiamo intavolato una trattativa con Shayne Bannan, manager e proprietario al 100% della società di gestione di Mitchelton che ritengo una grande struttura. Ci siamo inoltre impegnati ad accettare tutte le loro condizioni, assorbendo anche i contratti di tutti, corridori (in scandenza di contratto compresi) e staff. L'impegno del team arriva al 2023 o anche oltre".
L'accordo in sintesi: "Ci è stato poi chiesto di iniziare già nel 2020 con una sponsorizzazione con licenza australiana, nel 2021, invece licenza spagnola e proprietà spagnola. I mezzi sono già spellicolati e lunedì dovevano venire tutti a Granada per un incontro. Devo dire che Ryan non è mai apparso nella trattativa e il contratto in essere è valido. Ci sono tutti i dettagli, con cifre e durate".
"Alvaro Crespi (responsabile finanziario Team Mitchelton Scott) e Shaine Bannan, possono confermare ogni mia singola parola e sono anche loro rimasti sorpresi da quanto successo".
Qui sotto l'intervento in forma integrale di Garzelli.