«Se Rebellin, che ha 48 anni, può farlo, perché non posso farlo io?». Nella domanda che si è posto Miguel Martinez la risposta è chiaramente implicita e quindi prepariamoci a rivedere in gruppo il francese, 44 anni, già campione olimpico nel cross country 20 anni fa a Sydney.
«Ho sempre continuato a correre, nel 2017 mi sono laureato campione nazionale della marathon, per esempio. E durante il lockdown ho inforcato la bici per portare il cibo e la spesa agli anziani del mio territorio, percorrevo anche 100 chilometri al giorno e lì mi è nata l’idea» ha spiegato Martinez a Cyclismactu.
E aggiunge: «Ho contattato i dirigenti di Amore&Vita Prodir, formazione nella quale ho già corso nel 2008. Ho firmato un contratto dal 1° giugno al 31 dicembre ed esordirò a luglio al Giro del Portogallo. Il progetto che ho proposto è questo: rientro in gruppo per cercare di propormi ad alto livello, ma se le cose non andranno bene e non riuscirò ad essere competitivo per aiutare i miei capitani, allora salirò in ammiraglia come direttore sportivo. Io mi sento fresco, i test dicono che ho lo smalto dei trent’anni e alla mia età Rebellin era ancora vincente, quindi perché non posso provarci anch’io? Ah, na cosa ancora: finora sono stato tesserato per un team francese per avere controlli antidoping francesi e dimostrare che torno solo per amore dello sport».
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