Tom Dumoulin sembra davvero aver ritrovato la serenità perduta lo scorso anno e lo ha raccontato una volta di più ai microfoni dell’emittente olandese Radio1 nel programma De Perstribune.
«Sembra davvero che la stagione possa ricominciare ad agosto ed è un bel segnale. A marzo e aprile ero scettico, ma ora le cose stanno andando meglio ogni giorno. Ci concentreremo nuovamente completamente sulle corse e nel mio caso si parla di Tour de France. Dal 1 ° giugno con il team abbiamo fissato l’inizio della preparazione e stiamo procedendo come da programma».
SENSAZIONI. «In allenamento mi sento il Tom Dumoulin di due anni fa, anche se ovviamente mi mancano i confronti e le risposte in gara, quindi ogni tanto qualche dubbio mi assale. Non ho ancora potuto mostrare nulla con la maglia del Team Jumbo-Visma, purtroppo al momento non posso fare altro che lavorare e avere ancora un po’ di pazienza».
TOUR. «Ora sono in piena preparazione per il Tour de France, la corsa più importante, la gara che vorrei vincere almeno una volta. È il grande obiettivo della squadra e penso che abbiamo tutte le carte in regola per centrarlo. Andiamo al Tour con tre leader: Primoz Roglic, Steven Kruijswijk e io. Tutti e tre avremo la possibilità di metterci alla prova, ma alla fine lavoreremo per chi si dimostrerà il più forte. Al momento è difficile dire chi di noi tre abbia le carte migliori. Sulla base degli ultimi mesi direi Primoz, ma quest'anno nessuno di noi ha potuto ancora mostrare qualcosa, quindi... aspettiamo».
MIGLIORE. «Sto lavorando per diventare il miglior ciclista del mondo, voglio vincere il Tour de France e faccio di tutto per puntare a questo obiettivo. Ma sarà possibile solo se, all’interno del team, tutti pedaleremo nella stessa direzione. Bisogna che il mio allenatore voglia diventare il migliore del modno, anche se io peno lo sia già, bisogna che la squadra voglia diventare la numero uno del mondo, bisogna che tutti tendano allo stesso obiettivo comune. Bisogna che tutti diano il meglio di se stessi».
PROGRAMMA. «Il mio avvicinamento al Tour passerà attraverso le corse a tappe francesi (Ain e Delfinato, ndr). Dopo la Grande Boucle voglio essere protagonista nelle classiche e prima ancora nel campionato del mondo. Anche quello è un obiettivo».
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