Ieri avrebbe dovuto andare in scena a Montemagno la 21^ edizione del "Memorial Rita e Luigi Bocca - G.P. Francesco Roberto - Sulle strade di Papa Francesco", la corsa riservata agli Juniores che ormai da parecchi anni costituisce non solo l'avvenimento di maggior spicco del calendario ciclistico della provincia di Asti, ma anche una delle gare-clou della categoria a livello interregionale. Ma a causa della perdurante emergenza sanitaria e del conseguente blocco di tutta l'attività agonistica la gara è stata annullata e non verrà recuperata nel corso di questa stagione.
"La situazione attuale dello sport in generale e del ciclismo in particolare - spiega l'organizzatore Franco Bocca, che si avvale della collaborazione del Comune e della Pro Loco di Montemagno, nonchè della Polisportiva Borgonuovo di Collegno - è ancora troppo confusa e non induce all'ottimismo per quanto riguarda una ripresa agonistica imminente. Per il momento tutta l'attività ciclistica nazionale è ufficialmente sospesa fino al 30 giugno, ma è quasi certo che questa scadenza verrà ulteriormente procrastinata. E quando si ripartirà, sempre che si riparta, quali protocolli di sicurezza, oltre a quelli che già esistevano, verranno richiesti agli organizzatori? Troppi interrogativi ancora privi di risposta, che ci inducono, sia pure a malincuore, a dare fin d'ora l'arrivederci al prossimo anno. A patto, naturalmente, che fra dodici mesi ci siano le condizioni ambientali che permettano alla corsa di Montemagno di svolgersi in tutta sicurezza".
Una fucina di campioni
Ricordiamo che la corsa di Montemagno andò in scena per la prima volta nel 1988 e che nel primo ciclo di edizioni, fino al 1997, vide tra i protagonisti alcuni Elite e Under 23 che si sarebbero poi distinti anche tra i professionisti, come Sergio Barbero, il primo vincitore, il compianto Flavio Casartelli, campione olimpico a Barcellona '92, Stefano Garzelli, poi vincitore di un Giro d'Italia, e ancora Daniele Nardello, Leonardo Piepoli, Alessandro Petacchi, Paolo Savoldelli e tanti altri. Tornata in calendario nel 2010, dopo 13 anni di stop, grazie al generoso sostegno economico del mecenate Francesco Roberto, nel suo secondo ciclo decennale la gara si è trasformata in una autentica fucina di giovani campioni, come il ligure Oliviero Troia, vincitore di due edizioni consecutive, e il verbanese Filippo Ganna, che proprio da Montemagno, dove si impose nel 2013, spiccò il volo per conquistare in rapida successione quattro titoli mondiali dell'inseguimento individuale su pista. Nel 2018 si impose alla grande il promettente toscano Gabriele Benedetti, protagonista di una entusiasmante cavalcata solitaria, mentre il 2 giugno 2019, esattamente un anno fa, il successo arrise al brianzolo Lorenzo Galimberti, sotto gli occhi di tanti ex-campione del pedale, tra cui Italo Zilioli, Franco Balmamion, Gian Battista Baronchelli, Marino Vigna, Walter Martin e Giovanni Meazzo, che come di consueto hanno onorato con la loro presenza la bella gara di Montemagno e i personaggi cui la stessa è intitolata.
da La Stampa - edizione di Asti
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