L'Everest Challenge - pedalare senza soluzione di continuità fino a superare 8.848 metri di dislivello, vale a dire il valore della montagna più alta del mondo - è una sfida che piace e che, soprattutto in questi tempi di assenza di gare e di grandi bisogni sociali, può aiutare a raggiungere grandi obiettivi.
È stato questo il pensiero che ha convinto Emanuel Buchmann, tedesco della Bora Hansgrohe, quarto lo scorso anno al Tour de France, a proporsi e a proporre una sfida legata ad una raccolta fondi. Buchmann pedalerà a favore della Deutsche Kinderhilfwerk, fondazione che aiuta i più piccoli, con l’obiettivo di raccogliere: 88.848 euro, ossia dieci euro per metro di dislivello.
La data prescelta per il tentativo è il 28 maggio e Buchmann sarà a Otzal, in Austria, per un tentativo che prevedibilmente durerà dalle 9 alle 10 ore. «Siamo stati troppo tempo a senza pedalare, costretti solo a pensare e mi sono detto che è arrivato il momento di fare qualcosa per gli altri. Così è nato questio progetto, che mi ha dato motivazioni importanti per tornare ad allenarmi. Certo, sarò su un terreno che non conosco, non ho mai superato gli 8.000 di dislivello, ma nemmeno li ho avvicinati, e sono curioso di scoprire come reagirà il mio corpo, ma già so che sarà importantissimo gestire ogni stilla di energia. Ho scelto Otzal perché lì c’è un percorso ideale per affrontare una sfida come questa».
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