Come i suoi connazionali ciclisti colombiani, anche Rigoberto Uran ha potuto riprendere a pedalare senza limitazioni e comincia a guardare con speranza alla ripartenza.
«Il fatto che sia stato stilato un nuovo calendario - spiega il capitano della EF Pro Cycling - rappresenta per tutti noi una luce in fondo al tunnel. Per i corridori, per le squadre, per tutto l’ambiente… La speranza, ovviamente, è quella che si possa davvero tornare a correre, anche se - lo voglio sottolineare una volta di più - quello che conta è la lotta per salvaguardare la vita, obiettivo di fronte al quale anche lo sport deve fare un passo indietro».
Protagonista di un bruttissimo incidente alla Vuelta dello scorso anno, che lo ha costretto ad affrontare numerosi interventi e lunghi mesi di inattività, anche Uran punta dritto sul Tour de France. «Sarà il mio obiettivo per questa stagione. E sarà sicuramente una corsa più aperta di quelle cui siamo abituati, perché tutti sono stati costretti a cambiare programmi e tutto avranno poche corse nelle gambe. Sarà sicuramente un Tour più interessante. Per quanto riguarda me, dopo la Grande Boucle punto al campionato del mondo e poi sceglierò se concentrarmi sulle classiche o sulla Vuelta».
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