È una storia davvero curiosa quella di Elis Simeoni. Perché è la storia di una atleta arrivata quasi per caso al ciclismo e che a 27 anni non vede l’ora di tornare a misurarsi in un mondo che per lei è ancora tutto da scoprire.
«Nell’inverno 2019 ho affrontato la mia prima stagione di ciclocross tra le Elite con la Sorgente Pradipozzo: non è partita come volevo per dei problemi alla schiena, però è stata una stagione ricca e importante, che mi ha permesso di confrontarmi con delle atlete con la “A” maiuscola e questo mi ha permesso di crescere. Ho capito che c’è ancora tanto lavoro da fare, soprattutto nella tecnica, ma certo non mi manca la volontà. Il miglior risultato è stato sicuramente il quinto posto ottenuto all’internazionale di Saccolongo».
L’asticella però si sta alzando e dopo il ciclocross, specialità nella quale ha conquistato anche il titolo italiano tra gli amatori alle Capannelle di Roma, Elis guarda anche al ciclismo su strada.
«Sono tesserata con il team Servetto Piumate Beltrami TSA, avrei dovuto iniziare la stagione con le Strade Bianche il 7 marzo scorso, ma purtroppo a causa del Covid non è stato possibile . Ho continuato a lavorare sodo a casa, allenandomi sui rulli, svolgendo attività funzionale e posturale e curando quei piccoli dettagli che in stagione per molti motivi vengono trascurati. Ora finalmente ho ripreso anch’io gli allenamenti all’aria aperta, sono motivata,ho voglia di mettermi in gioco, di imparare, di migliorare, anche se non è sempre facile e scontato dovendo incastrare famiglia e lavoro: il mio sogno è già diventato in parte realtà e non smetterò di sognare e di lavorare sodo per riuscire a realizzarlo completamente».
Ma come è arrivata Elis al ciclismo?
«Sono nata il 24 aprile 1993 e prima di correre in bici ho praticato fino ai 20 anni atletica, poi sono andata a convivere con il mio compagno e ho iniziato a correre in moto con lui, ho praticato per circa tre anni enduro. È stato proprio lui a farmi scoprire il ciclocross, ho iniziato a correre tra gli amatori e... pedalata dopo pedalata sono arrivata fin qui. Da poco viviamo a Tarzo, in provincia di Treviso, nella zona collinare del Prosecco: qui c’è una natura splendida, qui c’è la storia del ciclismo...».