Ieri la prima uscita per molti ciclisti in vari Paesi del mondo, anche se non tutti possono ancora muoversi liberamente. Per il momento, tutti d’accordo, conviene accontentarsi e godere delle libertà a disposizione, come spiega Philippe Gilbert, intervistato dalla televisione svizzera italiana: «Mi trovo a Monaco - ha detto il corridore della Lotto Soudal - dove possiamo allenarci per un'ora al giorno restando tra i confini del Principato. Chiaramente non è sufficiente per impostare sin d’ora una nuova preprazione, ma un po' di aria fa bene alla testa e allo spirito. Poi faccio delle sessioni sui rulli di casa con piattaforme virtuali: l’altro giorno eravamo connessi in più di 1.200 e abbiamo passato un'oretta piacevole, aperta a tutti. Certo adesso attendo di potermi muovere con maggiore libertà, in attesa di conoscere quale sarà il calendario che potremo affrontare».
Ed è proprio il futuro del ciclismo ad apparire complicato al campione belga: «Tutto lo sport sta soffrendo di questa situazione e diversi atleti si ritroveranno senza supporto finanziario. Non voglio sembrare pessimista, ma sarei contento se la maggior parte delle squadre riuscisse a proseguire la sua attività. Il mio obiettivo? Vorrei vincere una gara anche in questa stagione, sarebbe il diciottesimo anno consecutivo. E tanti dicono che sia un record…».
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