“La sofferenza è una compagna di viaggio, è un'insegnante di disciplina, è una maestra di vita. Però il ciclismo non è solo sofferenza, ma anche piacere. Stai nella natura, nel paesaggio, nel mondo. Stai con la gente e nella gente. Vivi un'eterna giovinezza.“
Alfredo Martini.
A tal proposito, oggi, anche il nostro grande mito Alfredo Martini farebbe fatica a trovare le parole. Per quasi due mesi, il ciclismo non è stato più natura, paesaggi, gente che si ritrova per sfidarsi e faticare insieme.
Zero uscite in bici, zero contatti. Solo qualche esercizio a corpo libero, rulli e piattaforme virtuali stanno rendendo questa pandemia meno dura di quanto lo sarebbe stata.
«Si sa, è tosta e talvolta troppo dura mentalmente ma è l'unica cosa che gli atleti hanno potuto fare per mantenere, nei limiti del possibile, la loro condizione fisica» dice il diesse di Amore e Vita – Prodir, Marco Zamparella.
Non si è persa la determinazione in casa Amore e Vita - Prodir che, seppur virtualmente, detiene il record di vittorie nella classifica italiana della piattaforma Zwift con Davide Appollonio in testa - con 24 vittorie - e Marco Tizza, al quinto posto che di gare ne ha vinte 10. Un complessivo di ben 34 vittorie che sebbene siano “virtuali” denotano comunque grande resilienza e voglia di tornar a vincere anche sulla strada.
«Vittorie che in questo preciso momento hanno un grande valore e sono dedicate al signor Giorgio Pagani, patron di Prodir, e a sua moglie Marilena, per la loro vicinanza alla squadra anche in questa critica circostanza e anche a tutta la famiglia Schiavon di Selle SMP. Se fosse stata concessa la possibilità di partecipazione anche alle Continental al Giro d'Italia virtuale, Amore e Vita - Prodir avrebbe sicuramente fatto parlare di sé».
E ancora: «Spesso organizziamo anche degli allenamenti virtuali in modo tale da ‘tenerci compagnia’ per qualche km - aggiunge Zamparella -. I ragazzi sono in costante comunicazione con me e con i diesse Starchyk e Giorgini. Approfittando anche della nostra chat interna non perdiamo occasione per scambiarci qualche parola o battuta con tutto il gruppo con lo scopo di tenere alto il morale. Un segnale di grinta e perseveranza che rende palese la voglia e il rientro alle gare. Purtroppo per quelle dovremo aspettare ancora un po’».
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