«Non è il momento di fare le guerre, bisogna portare avanti la stagione a tutti i costi, altrimenti il prossimo anno rimarranno dieci squadre al massimo».
L’analisi porta la firma di Patrick Lefevere, general manager della Deceuninck Quick Step, affidata al suo intervento settimanale su Het Nieuwsblad.
«Oggi non ha senso far la guerra all’Aso, all’Uci o agli organizzatori. Se Aso ci chiede di correre con sette ciclisti anziché otto, lo faremo. Non abbiamo possibilità, altrimenti il prossimo anno resteranno al massimo dieci squadre. Ha ragione Bjarne Riis (manager della NTT, ndr) quando dice che dobbiamo correre ad ogni costo, non sono certo dalla parte di Dave Brailsford (numero uno del Team Ineos, ndr) che è invece più propenso alla cancellazone totale della stagione»..
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