Una sfida per rendere omaggio a chi è in prima linea nell’emergenza coronavirus e per raccogliere fondi. Una sfida unica, quella architettata da James Piccoli, corridore canadese della Israel Start-Up Nation dopo essere stato scoperto nel 2014 dall'Amore&Vita di Ivano Fanini.
«Quando porto la mia compagna Kristen al suo lavoro di infermiera all’ospedale di Montreal e so che se va bene la rivedrò dopo 12 ore, mi sembra davvero strano essere considerato uno sportivo di endurance» racconta il 28enne canadese.
«Allora ho pensato di misurarmi in una sfida estrema, qualla di superare il maggior numero di volte in dodici ore la salita di Camillien-Houde sul Mont Royal. Obiettivo, rendere omaggio al lavoro dei sanitari e acquistare prodotti disinfettanti e materiale protettivo per le strutture - ospedali, case di riposo, centri di accoglienza - che ne hanno bisogno. Ma…»
Già, c’è un ma: in poche ore di raccolta fondi l’obiettivo di 3000 dollari è stato raggiunto, ieri pomeriggio era più che raddoppiato e quindi Piccoli ha deciso di andare oltre.
«Affronterò la scalata di 1,8 km all’8% per cento volte. Ho calcolato che dovrebbero servirmi circa 16 ore. Farò un Everesting e un terzo, se tutto andrà bene percorrerò 360 km con un dislivello di 11.900 metri. Farò le mie ore supplementari proprio come fanno in queste ore medici e infermieri. Non c’è alcuna ragione di arrivare a 100 salite, soltanto far capire alla gente quali sono i veri eroi. Perché mi spiace che medici e sanitari non siamo visti così…».
Per evitare assembramenti, Piccoli ha preferito non comunicare la data scelta per il suo tentativo. «Mi piacerebbe pedalare con tanta gente, ma non è il caso in questi giorni di stare in gruppo…» .
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